logoRedattoreSocialeNAPOLI – Operatori dell’informazione e della comunicazione saranno chiamati a sul terreno di una “informazione rispettosa delle persone LGBT”. Un tema di particolare attualità che viene affrontato proprio nei giorni del dibattito sulla legge anti omofobia e delle polemiche attorno al “caso Barilla”. L’appuntamento è per domani, 18 ottobre, a Napoli (Maschio Angioino) si parlerà di identità di genere, famiglie “contro natura”, transessualità e cronaca nera, in un seminario di formazione  organizzato dall’Unar e da Redattore Sociale, con la collaborazione di Gesco. Giornalisti, esperti, scrittori e attivisti per parlare di media e persone Lgbt, ovverosia lesbiche, gay, bisessuali e transessuali: si terrà a Napoli venerdì 18 ottobre (Antisala dei Baroni del Maschio Angioino, ore 9-14) l’incontro “L’orgoglio e i pregiudizi”, organizzato dall’agenzia di stampa Redattore Sociale su incarico dell’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali. Dopo Milano e Roma, quello di Napoli, che vede la collaborazione del gruppo di imprese sociali Gesco, è il terzo di un ciclo di 4 seminari di formazione su genere e orientamento sessuale (la chiusura è a Palermo il 22 ottobre). La giornata napoletana, sarà divisa in tre sessioni, il seminario nella prima prevede un inquadramento di tipo storico-sociologico e un’analisi dei principali problemi nella trattazione sui media dei fatti riguardanti le persone LGBT; nella seconda si parlerà di famiglie “contro natura”, mentre la terza sessione sarà dedicata a una discussione sulla pratica giornalistica quotidiana, che a Napoli prevede un approfondimento sulla trattazione della transessualità in chiave di cronaca nera. Dopo i saluti di Alessandra Barberi dell’Unar e del vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano, si alterneranno gli interventi di esperti, attivisti e rappresentanti dell’informazione come Paolo Valerio, Andrea Pini, Claudio Rossi Marcelli, Lorenza Soldani, Ingrid Lamminpaa, Tommaso Giartosio, Ottavia Voza, Loredana Rossi, Ida Palisi, Carmela Maietta.

di Paolo De Martino

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