IL LABORATCASERTA-  L’organizzazione di volontariato “Il Laboratorio” ha compiuto tre anni. E lo ha fatto festeggiando nel modo che le è più congeniale, tra la gente, con un fine settimana di eventi intorno alla piazza di Cancello Scalo, crocevia delle province di Napoli, Caserta e Benevento. «Tre anni fa eravamo solo un gruppo di giovani stanchi di essere strumentalizzati, – racconta il presidente dell’associazione Francesco Adriano De Stefano – così abbiamo deciso di crearci una struttura che fosse tutta nostra. Siamo nati per dare risposte alle mancanze delle istituzioni, ma anche per collaborare con loro per il bene di tutti. Non serve un cartello che dice “San Felice a Cancello non deve morire” se poi non si fa nulla per la salvaguardia del territorio. Con questo spirito in questi tre anni siamo diventati maggiorenni». Istituzioni che non sono mancate a dare il loro apporto a questa associazione che, tra le tante attività tra cui laboratori di recitazione, informazione e progettazione sociale, svolge servizio di Protezione Civile attraverso il gruppo delle “Misericordie”. Al convegno di sabato sera, nella sala canonica della chiesa “Sant’Alfonso Maria de’Liguori”, sono intervenuti il sindaco Pasquale De Lucia, il parroco Don Giuseppe De Rosa e Gennaro Castaldi, presidente del centro servizi volontariato di Caserta “Asso.Vo.Ce”, che hanno analizzato le diverse sfaccettature del volontariato attraverso il rapporto con le istituzioni, la chiesa e le altre associazioni presenti sul territorio. Moderatore dell’evento il giornalista Daniele De Somma, aiutato da momenti teatrali curati dai ragazzi dell’associazione. Culmine di questo fine settimana di eventi, che ha visto sfilare i volontari delle “Misericordie” dalla scuola Aldo Moro fino a Piazza Castra Marcelli, l’intervento di don Luigi Merola di domenica: «Io non sono “il prete anticamorra”, perché tutti i sacerdoti lo sono, per il bene della gente. La cittadinanza ha il dovere di essere attiva in nome di Cristo e di aiutare chi è in difficoltà, per questo è importante incoraggiare e sostenere questi ragazzi, che si prodigano per il bene di tutti».

di V.R.

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