pedofiliadi Giuliana Covella
 
ROMA  – «Chiedo al premier Letta: dov’è finita la Convenzione di Lanzarote se si permette che un portale web multilingue adeschi e abusi di bambini anche nel nostro paese? Perché in Italia non la applica quella norma a tutela dei diritti dell’infanzia?». A chiamare in causa il presidente del Consiglio è don Fortunato Di Noto, presidente dell’associazione Meter onlus, che da anni lotta contro la pedofilia. Il sacerdote di Avola ha scoperto e denunciato il portale web multilingue di cui si servono i pedofili per adescare e abusare di minori in tutto il mondo. Un agghiacciante “vademecum” per orchi di ogni nazionalità dove viene addirittura spiegato come far cadere in trappola le piccole vittime. Una rete ramificata di sostenitori della pedofilia segnalata ancora una volta da Meter (www.associazionemeter.org). Più di 100 siti web che promuovono la pedofilia – assurdo il solo pensarlo – come una “esperienza buona” per i bambini.
LO STUDIO – È ciò che è venuto fuori dal primo screening condotto dai volontari dell’OSMOCOP (Osservatorio Mondiale contro la pedofilia di Meter). Movimenti pro pedofilia, gruppi e singole persone sparse in  tutti i paesi del mondo che, utilizzando i più noti social network (da Facebook a Twitter), adescano e abusano di minori. Veri e propri proclami tradotti nelle lingue più disparate, dall’italiano all’inglese all’arabo e all’ebraico. Tra i “prodotti” offerti: video promozionali, siti che è facile trovare in tanti server sparsi nel mondo, vendita di oggetti e gadget per sostenere la causa, elenchi di vere e proprie strategie per adescare le piccole vittime.
DI NOTO – «A riprova del fatto che il silenzio è l’alimento che permette ai pedofili di prosperare – afferma don Di Noto – bisogna intervenire contro questa diffusione massiccia della liceità della pedofilia. Ecco perché ci appelliamo al governo. Nonostante la ratifica della Convenzione di Lanzarote, che ha introdotto  lo specifico reato di pedofilia e pedopornografia culturale punibile con la reclusione da 3 a 5 anni, impressiona come in tutta Europa continuino a proliferare i pedofili che con ogni mezzo, tra cui il web e qualsiasi forma di espressione, istighino a commettere reati  di prostituzione e pornografia minorile, detenzione di materiale pedopornografico, violenza sessuale o corruzione di minore anche chi pubblicamente fa apologia di questi delitti. Ma impressiona di più la non applicazione della norma in vigore in molti paesi europei, tra cui l’Italia. Chiedo perciò al presidente del Consiglio Letta, al ministro dell’Interno Alfano e al guardasigilli Cancellieri di intervenire al più presto per salvare migliaia di bambini che potrebbe finire nella rete dei pedofili del web».

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui