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ROMA – La terapia del sorriso arriva in Neuroabilitazione. L’obiettivo è quello di aiutare i pazientini a superare i correlati emotivi negativi, dei deficit fisici e psicologici, legati al ricovero. Lo stato psicologico influisce sulla possibilità di affrontare la malattia e, in alcuni casi, sull’efficacia stessa delle cure. “Il progetto della sorriso-terapia – spiega Maria Teresa Savastani, presidente Fondazione Emanuela Panetti Onlus – nasce per portare un po’ di allegria ai piccoli ricoverati, migliorandone la qualità della vita”. I clown-dottori, coordinati da Enrico Castelli, primario della U.O. di Neuroriabilitazione del Bambino Gesù di Santa Marinella e dalla sua équipe, mettono al centro i singoli bambini, rendendoli protagonisti e lasciando che siano proprio i piccoli ad indirizzare le azioni svolte durante l’intervento sorriso-terapeutico. Le sollecitazioni proposte dai clown della Onlus Panetti sono complementari alle terapie tradizionali, soprattutto nel caso dei bambini, che hanno meno difese di fronte al trauma del ricovero. “La presenza dei clown – scrive in una lettera di ringraziamento Massimo Raponi, direttore Sanitario del Bambino Gesù – contribuisce a rendere più serena la permanenza in ospedale e offre momenti di aiuto ai pazienti e ai loro genitori durante il periodo del ricovero”. di Paolo De Martino
PER SAPERNE DI PIU’
www.fondazioneemanuelapanetti.it 

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