Camera:Di Maio, Boldrini ci convoca per dire siamo in ferieROMA – È ancora polemica sulla convocazione anticipata dei lavori parlamentari, prima della ripresa dopo la pausa estiva, per la lettura del decreto anti femminicidio, voluta dal presidente della Camera Laura Boldrini.
ANCHE DI MAIO E FICO IN AULA – Sono 104 i deputati presenti nell’aula di Montecitorio. Non facili i conteggi per gruppo perché il clima estivo ha fatto sì che diversi parlamentari si sistemassero su banchi non appartenenti al gruppo. Al banco del governo c’è solo il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini. Per la maggioranza sono circa 45 i parlamentari democratici presenti. Quattro quelli del Pdl, 5 quelli della Lega e 22 grillini. Tra gli altri il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e il presidente della commissione Vigilanza Rai, Roberto Fico. Tutti e due avevano polemizzato con la presidente Boldrini sulla questione della convocazione della Camera per il decreto sul femminicidio. Ci sono anche una quindicina di parlamentari di Scelta Civica, 8 deputati di Sel e 4 appartenenti al Misto. Le donne sono poco più di una trentina.

SPRECHI E POLEMICHE- La tensione nell’emiciclo è sotto controllo ma palpabile e affiora spesso. La questione di cui si parla è il disegno di legge per la conversione del decreto contro il femminicidio ma è la polemica sulla convocazione agostana dell’Aula a tenere banco. Lo scontro è anche con il M5S «Mi dispiace davvero che il livello sia questo. È un atto costituzionalmente dovuto. Se non lo avessimo fatto, avremmo violato la Costituzione. Mi spiace che si ricorra a questi espedienti. Non è segno di maturità», ha tuonato rivolgendosi al deputato M5s Massimo Artini che l’accusa di aver convocato una seduta per un mero adempimento formale, l’incardinamento del dl femminicidio. Al deputato grillino Walter Rizzetto che lamentava i costi sostenuti, la numero uno dell’Assemblea di Montecitorio ha replicato duramente: «ha capito che è un obbligo essere qui? È la Costituzione che lo chiede entro 5 giorni, cosa parla di sprechi! Questo è un esercizio democratico».
«NULLA DI ECCESSIVO» – Boldrini poi ricorda che nel suo post che accennava alla riunione di oggi «avevo anche scritto che il nostro Parlamento ha vacanze molto più brevi altri di altri Paesi europei. Un dato di interesse per gli italiani, anche nel tentativo – sottolinea – di avvicinare i nostri concittadini all’istituzione Camera». «Non c’è stato nulla di eccessivo in questa comunicazione», rivendica dunque Boldrini. Ma non solo. Il presidente della Camera ha anche aggiunto che la seduta della Camera è «un atto dovuto» nel rispetto della Costituzione e del Regolamento. Il presidente della Camera ha poi ricordato che sul fenomeno del femminicidio «occorre intervenire sul piano culturale, iniziare dalle scuole, non basta la sola repressione».

redazione on line Corriere.it

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