trattaROMA – «La tratta di persone – che non esiterei a definire come una nuova schiavitù – è una delle vergogne del nostro tempo e lo è a maggior ragione perché se ne parla poco, scegliendo di ignorare un fenomeno barbaro che coinvolge milioni di uomini, donne e bambini in tutto il mondo». Sono parole della presidente della Camera Laura Boldrini, pronunciate nel corso del convegno tenutosi a Montecitorio su “La protezione delle vittime del traffico di essere umani: modello italiano e cooperazione con l’Osce”.
Ogni anno, sottolineato Laura Boldrini, 800mila persone sono oggetto di tratta attraverso un confine internazionale, fornendo dati choc: «per difetto, 20mila vittime». Poi l’appello al Parlamento a fare di più nella lotta contro il traffico di essere umani: la Direttiva Ue in materia è in discussione alle Camere proprio in queste settimane. Il fenomeno in questi anni è crescente e non riguarda solo lo sfruttamento della prostituzione. Sono infatti in aumento, ha rimarcato la rappresentante speciale dell’Osce per la lotta al traffico di essere umani, Maria Grazia Giammarinaro, lo sfruttamento per fini «lavorativi e di accattonaggio in settori vitali per l’economia dell’Italia, come l’edilizia, il turismo o l’agricoltura. Il reato di clandestinità deve essere abolito perché dà ai trafficanti la possibilità di ricattare le vittime e ostacola l’emergere delle denunce da chi subisce lo sfruttamento», ha detto ancora Maria Grazia Giammarinaro.
 

di Francesco Gravetti

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