legamb_csvNAPOLI- L’associazione Legambiente Parco del Vesuvio, insieme ai ragazzi che partecipano ai campi estivi promossi dal CSV Napoli, ha effettuato  una giornata di recupero ambientale all’interno del Parco Nazionale.  Circa 30 volontari hanno ripulito la strada dove ha sede lo storico Osservatorio Vesuviano di Vulcanologia. I volontari, armati di scope, pale, rastrelli, ma soprattutto tanta buona volontà, hanno iniziato col raccogliere rifiuti di ogni genere depositati sui bordi della strada che conduce all’INGV.
L’IMPEGNO DEI VOLONTARI- «Queste azioni sono molto utili ed educative- sottolinea Alberto Alba, Presidente di Legambiente Parco del Vesuvio-  ma occorre comunque la collaborazione delle Istituzioni preposte al controllo, per evitare che chiunque, impunemente possa scaricare quello che vuole, ed invalidare così gli sforzi fatti per riportare i luoghi ad uno stato decoroso. Infatti, basta vedere i tipi di rifiuti che si ritrovano, per capire che vengono addirittura scaricati con automezzi, nell’indifferenza totale di chi è preposto al controllo e alla repressione dei reati ambientali. Il Parco del Vesuvio, oltre ad essere un ambiente “teoricamente protetto” fa parte del patrimonio mondiale dell’Unesco, ma proprio a  causa del pessimo stato in cui spesso versa, l’ente mondiale ha più volte ipotizzato l’eventuale cancellazione da questo elenco. «E’ indispensabile che ognuno si faccia carico delle proprie responsabilità, per poter debellare queste abitudini, che oltre a dare una pessima immagine del Parco, possono essere un vero rischio per la salute pubblica. Se chi è preposto al controllo – conclude Alberto Alba – continua ad ignorare questi fattori, difficilmente si potranno avere risultati duraturi».
 

di Davide Domella

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