NAPOLI – E’ trascorso più di un secolo da quando Henry Ford pronuncio il famoso aforisma “C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti”. Di sicuro la società umana è ancora lontana dall’applicare un simile principio di equità, ma è pur vero che il mercato 2.0 di quella massima ha fatto un vero e proprio mantra: intercettare il più elevato numero di utenti è ormai fondamentale per qualunque azienda ed ancor più riuscire a conoscere i desideri dei singoli. Yelp! è appunto tutto questo e molto di più. In inglese letteralmente “strillo”, è un grido ad alta tecnologia che nasce dallo studio della cultura aziendale made in Silicon Valley: il tempio del futuro dove ogni giorno i colossi delle compagnie informatiche , Google ed Apple su tutte, si confrontano con un nuovo modello di fare business. Un modello fondato tutto sullo spirito collaborativo tra i dipendenti. Una socializzazione, intesa come libero scambio di idee senza tralasciare la meritocrazia. Yelp! parte nel 1994 dagli States applicando questa filosofia a tutta la società, ormai digitalizzata: un sito ed una app in grado di mettere in contatto le persone con attività locali da non perdere. Insomma partire dai vantaggi della società globalizzata per avere informazioni su ciò che accade nella nostra microsfera. Un successo che si replica in poco più di dieci anni in oltre 21 Paesi con circa 102 milioni di visitatori unici per mese con 39 milioni di recensioni su locali, attività commerciali, aziende e servizi che fanno di Yelp! la prima guida locale basata sul principio wiki ( aperta e basata sul contributo degli utenti). Sono questi ultimi i veri protagonisti: chiunque ogni giorno frequenta posti diversi, dalle edicole ai bar, dalle palestre ai ristoranti e può scegliere di essere uno Yelper che ha il compito di recensire la struttura. Allo stesso modo la struttura “commentata” avrà così’ la possibilità di migliorare.
 
IL LANCIO NEL SUD ITALIA – « Yelp è una community di persone a cui piace consigliarsi i posti migliori dove andare, come accade tra amici. Il passaparola digitale in più ti consente di superare i confini territoriali ed ampliare il numero di persone raggiunte. La sfida a Napoli è quella di superare la tradizionale resistenza tecnologica e far crescere una comunità di persone con la voglia di sperimentare e condividere esperienze. ». Ci spiega Maddalena Granata, Community Manager di Yelp Napoli. A partire da questa settimana, infatti, anche Napoli sarà presente su una delle piattaforme più cliccate al mondo. Sono trascorsi solo due anni da quando Yelp! è “sbarcata” in Italia con le sedi di Milano, Roma e Firenze ed ora la scelta dell’azienda pare essere quella di investire sempre più anche nella parte soleggiata del Bel Paese. E chissà che nel prossimo futuro non nascano altre Yelp! city. E se qualcuno si sta già chiedendo come divenire un Community Manager l’esperienza di Maddalena può essere d’aiuto «Il mio lavoro in Yelp è iniziato rispondendo ad un annuncio di lavoro on line. Yelp era alla ricerca di una persona innamorata dell’area napoletana con la voglia di raccontare, sperimentare e condividere i posti più sensazionali della città. Il Quartier Generale di Yelp, ha analizzato la mia candidatura attraverso numerosi colloqui con i responsabili regionali, europei e d’oltreoceano. In pieno stile americano, mi sono state chieste delle referenze e sono stati fatti dei controlli incrociati sui dati dichiarati nel curriculum. Dopo un mese mi hanno invitato alla sede europea di Londra per firmare il contratto come Community Manager». Insomma solo sana meritocrazia e tanta passione per il proprio lavoro. Combinazione tanto semplice quanto rara nell’Italia del nuovo millennio.
di Luca Mattiucci
lmattiucci@corrieresociale.it
(da Corriere Economia del 15 luglio 2013)

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