CATANIA – A Catania stop ai cartelli che invogliano i minorenni all’acquisto a prezzi stracciati di “shottini” – il bicchierino contenente bevande alcoliche – e di cocktail super alcolici. Una moda molto diffusa nelle notti della movida che dilaga anche grazie alle super offerte dei locali. Pochi euro e altrettanti pochissimi secondi per mandare giù quei bicchierini tanto piccoli. Con l’arrivo della bella stagione le notti di Catania si riaccendono e si riapre il problema: da piazza Teatro Massimo ai locali sulle banchine del Porto, dai chioschi di piazza Trento ai pub di via Mancini. Per contrastare la diffusione del fenomeno del consumo di alcol tra i giovani, l’amministrazione comunale, con la collaborazione dei vigili urbani e di un gruppo di gestori e titolari di locali ha alzato il livello di guardia con controlli serrati. La legge parla chiaro: i titolari di pub e birrerie hanno l’obbligo di accertarsi che i clienti-consumatori abbiano compiuto 18 anni. E la legge va applicata in primis dai commercianti.
STANCANELLI – “Ritengo doveroso – dice il sindaco Raffaele Stancanelli – appellarmi al senso di responsabilità dei titolari degli esercizi commerciali a tutela dei ragazzi che vanno garantiti da messaggi sbagliati soprattutto nella delicata nell’età evolutiva. Gli obblighi sono particolarmente severi – ha aggiunto il primo cittadino – ma oltre l’aspetto repressivo ritengo indispensabile la collaborazione e l’azione preventiva degli esercenti perché le famiglie devono sapere, nell’interesse di tutti, che il rispetto dei ragazzi è una priorità assoluta per la nostra comunità cittadina”.
VENDITA A BASSO COSTO – A chiedere all’amministrazione più controlli sono stati gli stessi esercenti del centro storico con l’invito “ad adottare provvedimenti per l’immediata cessazione del fenomeno della vendita a basso costo di alcolici e superalcolici perpetrata da alcuni locali che rende la zona poco appetibile degradando il cuore culturale di Catania e su cui è necessario l’intervento del Nas perché controlli che i prodotti somministrati non degenerino nel reato di frode”.
DIVIETO – Una presa di posizione netta contro i colleghi meno attenti all’identità del cliente, al futuro e al l’incolumità dei consumatori più giovani. Nel rispetto del divieto a pubblicizzare all’esterno dei locali il prezzo di vendita dei cocktail saranno quindi rimossi i cartelli che invitano all’acquisto i prodotti alcolici a prezzi ribassati. Da parte loro, i titolari dei locali, applicando il codice per l’autodisciplina commerciale garantiranno maggiore sicurezza per la movida notturna.
redazione online corrieredelmezzogiorno.it

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