registro-tumoriROMA –  Prenderà il via dalla Campania l’indagine conoscitiva che avrà il compito di stabilire le connessioni possibili tra inquinamento ambientale e malattie tumorali. L’istanza presentata dal Senatore Lucio Romano (Scelta Civica) è stata infatti approvata dall’Ufficio di Presidenza della Commissione Igiene e Sanità del Senato. Emblematico e quanto mai chiaro il titolo dell’indagine: “Istituzione indagine conoscitiva in merito a: incidenza tumori, malformazioni feto-neonatali ed epigenetica conseguenti a inquinamento ambientale”.
LE DICHIARAZIONI – « La finalità di questa indagine” – spiega il senatore Romano – “è l’approfondimento di una tematica particolarmente dibattuta e conflittuale, che caratterizza alcune Regioni d’Italia. Vuole inoltre dare seguito all’esigenza, particolarmente avvertita e richiesta dalle popolazioni interessate, di fornire una risposta rigorosa al problema sotto il profilo igienico-sanitario». Una problematica che vede tutti gli schieramenti politici remare dalla stessa parte: ad approvare l’iniziativa nessuno si è sottratto e la mozione è stata approvata all’ unanimità dai Capigruppo in  Commissione di Pd, Pdl, M5S, Sel e Lega.
I RISVOLTI – « Grazie all’avvio dell’indagine conoscitiva – ha concluso Romano– si risponde doverosamente alla necessità di dare un riscontro compiuto a istanze socio-ambientali e scientifiche». E proprio la Campania, con la sua famigerata “terra dei fuochi”, sarà la prima ad essere indagata. Subito a seguire sarà poi la volta della Puglia che in questi giorni continua a vivere l’incubo dell’ILVA. Lo studio, se realizzato nei tempi, potrebbe innescare non poche ripercussioni. Prima su tutte, laddove si riconosca una connessione tra inquinamento e malattia, quella di assistere all’avvio di non poche richieste di risarcimento danni nei confronti di realtà pubbliche e private che si siano macchiate delle responsabilità di danneggiare la salute pubblica.

di Luca Mattiucci

lmattiucci@corrieresociale.it

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