Animali-domesticiBOLOGNA – La legge 3/2013 a tutela degli animali domestici è entrata in vigore da pochi giorni e prevede tante novità per la detenzione dei piccoli amici dell’uomo. Il testo, che va a modificare integrandola la legge regionale del maggio 2005 «Norme a tutela del benessere animale», è meglio conosciuto come la norma che ha vietato l’uso della catena per tenere legati i cani, ma riserva molte altre attenzioni da rivolgere agli amici a quattro zampe.
Una novità assoluta in Italia riguarda l’efficacia poco sfruttata nel nostro paese della pet therapy – la terapia degli animali domestici. Sarà possibile, infatti, costruire strutture per l’accessibilità degli animali in complessi di cura, ove mai i padroni risultassero esservi ricoverati.
Inoltre dovranno essere osservate con minuzia le norme per chi scelga di tenere un cane all’aperto, in box: ciascun cane, che sia piccola o grande taglia, dovrà avere a disposizione 9 metri quadrati di terreno per poter vivere, purché il 30% di questo sia al coperto. La norma non si rivolge soltanto ai privati, ma anche ad allevatori e cacciatori che pensino in primo luogo al benessere degli animali che allevano. In generale, come recitato dalla stessa legge, bisognerà «garantire un ricovero i cui requisiti strutturali minimi non differiscano da quelli previsti per reparti di ricovero ordinario dei canili e dei gattili autorizzati sul territorio regionale».
CONTROVERSIE IN ATTO – « Viene migliorata ulteriormente una normativa che è già all’avanguardia a livello nazionale nella tutela del benessere degli animali – ha commentato l’assessore regionale Carlo Lusenti – Non ci sono altre esperienze regolamentate in Italia riguardo la pet therapy, se non iniziative sporadiche introdotte in alcuni reparti o in alcune strutture. In questo senso, l’iniziativa della Regione Emilia-Romagna è una assoluta novità».
Non tutti, però, sono sembrati entusiasti della legge Emiliana: come osservato da molti, il testo non fa alcuna menzione dei cani d’appartamento, che paradossalmente potrebbero essere detenuti anche in spazi molto minori poiché nulla viene sancito.
Il consigliere Pdl Luca Bertolini ha parlato di rischio di aumento di abbandono dei cani, per coloro che non dovessero disporre delle condizioni imposte dalla nuova norma.
Tuttavia, il testo appare comunque un sicuro deterrente per chi sprovvedutamente o senza convinzione voglia adottare un animale domestico e denota in tutto e per tutto quello che è lo scopo principale della sua creazione, il benessere degli animali domestici.

di Claudia Di Perna

 

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