randagiPISA – L’Enpa nazionale, dopo l’ intervento della Protezione Animali pistoiese, ha chiesto al sindaco di Volterra di bloccare il possibile trasferimento a Matera dei randagi che insistono sul territorio della città toscana. “E’ vero che il Comune di Volterra non ha un canile proprio (attualmente ha in essere una convenzione con una struttura emiliana), tuttavia – rileva l’Enpa – la gara con cui il servizio di assistenza ai randagi è stato affidato alla ditta lucana presenta numerosi aspetti problematici soprattutto per il benessere degli animali.
«Innanzitutto non si è tenuto conto di una recente sentenza del Tar Toscana che, intervenendo su un caso simile – in quella circostanza si trattava del trasferimento dei randagi da Grosseto a Crotone –, ha evidenziato come uno dei requisiti fondamentali per l’assegnazione del servizio sia quello della prossimità territoriale fra il Comune che intende stipulare la convenzione e l’affidatario del servizio», spiega l’Ente Nazionale Protezione Animali. Peraltro, nel caso di Grosseto i giudici amministrativi non hanno mancato di sottolineare che il trasferimento in un canile così distante avrebbe comportato disagi e sofferenze per gli animali. Sul punto la legge regionale della Toscana è chiara. Infatti, nel caso in cui un Comune non avesse la disponibilità di un canile, la normativa prevede la possibilità di stipulare convenzioni con strutture gestite da associazioni protezionistiche e da imprese sociali. E perfino quella di utilizzare temporaneamente “i canili presenti sul territorio regionale o di comuni limitrofi anche se appartenenti ad altre regioni”. «E’ evidente che la struttura di Matera non risponde al criterio della prossimità e che il periodo di affidamento del servizio previsto dalla gara, tre anni, non ha nulla a che vedere con la provvisorietà. Tra l’altro, sembra che nessuna delle associazioni operanti a Volterra abbia abbia ricevuto input per un eventuale coinvolgimento nella gestione del randagismo». Da non sottovalutare, poi, il fatto che il trasferimento dei cani da Volterra a Matera (su una distanza superiore ai 700 km) finirebbe per gravare inevitabilmente sulle casse comunali. «Alla luce di tali evidenze, auspichiamo che l’amministrazione di Volterra, agendo in autotutela , torni sui suoi passi – conclude l’Enpa -. Se così non fosse, siamo pronti a far valere tali eccezioni anche in sede legale».
 
 

di Mirella D’Ambrosio

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