tasseFIRENZE – Se c’è qualcosa che spaventa gli italiani più dell’incertezza politica, più della crisi del mercato del lavoro, persino più delle umiliazioni calcistiche, sono senza dubbio le tasse. Vero spauracchio di ogni cittadino, le imposte sono spesso avvertite come un do sine des, come prelievo che cresce in maniera inversamente proporzionale alla ricchezza di ciascuno. Una scure che non risparmia nessuno, tantomeno le associazioni di volontariato e le Onlus. Per queste categorie alla normale tassazione si sta accompagnando negli ultimi tempi un sempre più esteso controllo fiscale. Come a dire, dal momento che la realtà del Terzo settore è in espansione, non bisogna stupirsi se l’occhio dello Stato si fa più attento. Per evitare di incorrere in errori e successive sanzioni, l’unico strumento utile è l’informazione. Ecco perché associazioni di volontariato già estese e consolidate promuovono con sempre maggiore frequenza iniziative di alfabetizzazione fiscale, come tante mamme-chioccia che insegnano ai loro piccoli quali sono i diritti e quali i doveri. L’ultimo di questi impulsi è arrivato dal CoorDown nell’ambito del Festival del Volontariato di Lucca. Il Coordinamento Nazionale Associazione delle persone con sindrome di Down ha voluto, infatti, dedicare un intera giornata a queste tematiche, con un corso dal titolo “La tassazione e il controllo fiscale delle Onlus e delle associazioni di volontariato”.
DISCIPLINA FISCALE E TERZO SETTORE – Sotto la guida di un funzionario delle Agenzie delle Entrate, si è parlato di disciplina fiscale, tassazione e controllo delle Onlus e degli enti non commerciali. Particolare interesse hanno suscitato le ultime novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2013, approvata allo scadere del tempo utile dall’ex governo Monti. Tale legge introduce modifiche alla disciplina IVA per ciò che riguarda le prestazioni di carattere socio-sanitario ed assistenziale rese dalle cooperative sociali. Se rese mediante contratti di appalto o convenzioni, queste saranno soggette ad IVA con un’aliquota del 10%, a fronte del 4% previsto dalla normativa vigente. Le stesse prestazioni, se fornite direttamente dalle cooperative all’utente finale, potranno beneficiare del regime di esenzione. Un dibattito, quello messo in campo da CoorDown a Lucca, quanto mai utile, se si considera che le nuove disposizioni fiscali si applicheranno alle operazioni effettuate sulla base di contratti stipulati dopo il 31 dicembre 2013. Se n’è detto convinto anche il Coordinatore nazionale dell’Associazione Sergio Silvestre, per il quale «bisogna evitare che le associazioni incorrano in sanzioni che possono compromettere per sempre la loro attività. Lo scenario prevalente, rispetto a normative di per sé interpretabili in vario modo, è quello della confusione. È giusto che le Onlus siano sottoposte a controlli molto severi, – ha concluso Silvestre – come è giusto informare adeguatamente le associazioni su obblighi e possibilità in materia fiscale».

di Silvia Aurino 

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