social-networksMILANO – Social network: il non profit li usa per comunicare ma non per raccogliere fondi. È quanto emerge da un’indagine di Sodalitas e Istituto italiano della donazione su 289 organizzazioni del terzo settore: il 76,8% è presente su Facebook, il 46% su Youtube, il 44% su twitter, mentre il 19,5% per scelta o per caso non è ancora approdato sui social network. Il 90% ha ottenuto un miglioramento della visibilità, mentre solo il 10% un aumento della raccolta fondi. La ricerca è stata presentata  a Milano, durante il lancio della terza edizione del Sodalitas social innovation: programma per creare partnership tra imprese e organizzazioni non profit.

I DATI – Su Facebook e su Youtube la maggior parte delle organizzazioni non profit ci sono arrivate presto: molte di loro li usano da prima del 2011. Mentre è google+ quello usato da meno tempo: il 31,6% ha aperto un profilo nel periodo gennaio-giugno 2012. Il terzo settore giudica in modo sostanzialmente positivo i social network. Il 54,1% del campione ha dichiarato di non aver mai avuto problemi nell’usarli. Chi invece ne ha riscontrati (45,9%) ha parlato soprattutto di criticità relative al tempo (76,8%) e alle risorse umane (49,5%) da dedicarvi. Su Facebook il 67% delle organizzazioni non profit pubblica meno di 6 post a settimana. Su twitter la stragrande maggioranza invia meno di sei tweet a settimana. Su Youtube il 43,7% ha caricato meno di 10 video, il 23% da 20 a 50, il 19% da 11 a 20 e, infine, il 14,3% oltre 50.

di Mirko Dioneo

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