legambiente greenhill
ROMA –  Domani la Cassazione decide sul ricorso contro l’annullamento del sequestro preventivo e Legambiente, insieme con la Lav, organizza un sit-in al Palazzaccio. Dopo la rinuncia da parte di Green Hill al ricorso in Cassazione contro il sequestro probatorio degli oltre 2600 beagle affidati l’allevamento di cani per la vivisezione di Montichiari, domani la Suprema Corte è chiamata ad esprimersi sul ricorso proposto dalla Procura della Repubblica di Brescia contro l’annullamento del sequestro preventivo da parte del Tribunale del Riesame di Brescia. “Una nuova importante tappa giudiziaria in cui auspichiamo che tutto il lavoro sin ora svolto da parte della Procura – dalle due associazioni che hanno denunciato l’azienda di Montichiari, degli affidatari e di chi si è speso per salvare i beagle – sia riconosciuto dalla Cassazione e valorizzato anche in vista di un rinvio a giudizio dei responsabili e dell’inizio del processo – fa sapere Legambiente – mesi che sono trascorsi dai primi affidamenti sono stati importantissimi per quanto sta via via emergendo dalla semplice osservazione dei cani sotto sequestro, in particolare di quelli adulti destinati alla riproduzione: infatti, dagli accertamenti in corso sui cani in custodia alle due associazioni, si è potuto constatare che una altissima percentuale delle fattrici utilizzate da Green Hill ha mostrato segni di proestro una volta al mese, ed addirittura, in alcuni casi ogni 15 giorni, anziché ogni sei mesi come avviene normalmente”. Attualmente si sta indagando sul perché di questa “grave anomalia che influisce negativamente sulle condizioni di salute di questi poveri cani, in particolare si sta tentando di verificare se ci sia da mettere in relazione con la somministrazione illegittima di farmaci volti appunto a provocare una situazione di continua capacità riproduttiva”. L’ indagine fa emergere le “gravissime responsabilità penali sugli autori” sostengono le associazioni, ma consiglia anche una attenzione investigativa che deve continuare sino a che non si otterrà una risposta chiara e precisa su quello che avveniva a Green Hill. L’appuntamento e’ per domani alle 14.00 di fronte alla Corte di Cassazione, in piazza Cavour a Roma per esprimere il pieno supporto all’operato della Procura.

di Mirella D’Ambrosio

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