PARIGI. Si chiamerà «Sala da droga» e aprirà a Parigi in primavera: qui è possibile fare uso di droghe. I tossicodipendenti, per evitare la diffusione di malattie, utilizzeranno siringhe sterili, fornite dai medici. Il personale medico, oltre a evitare danni legati a overdose, offriranno il supporto per iniziare un percorso di disintossicazione. A proporre l’apertura della sala è la ministra della Sanità Marisol Touraine che ha affermato che l’iniziativa contribuirà a «ridurre la mortalità» e diminuire «l’esclusione sociale». Favorevoli anche il primo ministro Jean-Marc Ayrault e il sindaco di Parigi Bertrand Delanoë. La sperimentazione non è ben vista dalla destra francese che si è già mobilitata attraverso i comitati e alcuni enti locali della decima municipalità di Parigi (lì dove sorgerà la stanza).
USO DROGHE IN FRANCIA – I numeri sulla droga in Francia sono preoccupanti, sono più di due milioni i consumatori: 550 mila per la cannabis, 500 mila per l’eroina, 400 mila per la cocaina e 150 mila per l’ectasy. Nella fascia d’età da 18 a 44 anni, il 45% ha provato almeno una volta le canne, di cui è consumatore abituale il 7,3% degli under 17.
LA SOMMINISTRAZIONE CONTROLLATA NEL MONDO – La stanza non sarà la prima «salle de shoot» nel mondo né tantomeno in Europa. La prima fu aperta in Svizzera  nel 1986 a Berna, dove dopo vent’anni il numero di morti per overdose si era dimezzato. Hanno seguito l’esempio svizzero la Spagna (sette centri), Germania (ventisei) e Paesi Bassi (trentasette), anche la  Norvegia, il Lussemburgo e, da poco, la Danimarca. Anche in questi paesi il numero di morti per overdose è diminuito notevolmente: in Germania in 10 anni sono stati riscontrati più di mille morti in meno mentre nei Paesi Bassi è crollato il numero di morti per overdose e anche i tossicodipendenti affetti da Aids sono diminuiti. Al di fuori dell’Europa l’esperimento è stato tentato solo a  Vancouver e a Sidney.

di Norma Gaetani

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