PAKISTAN. E’ stata sospesa con decisione dell’Oms e dell’ONU, la campagna di vaccinazione anti-poliomelite in Pakistan. Il provvedimento è stato adottato dopo l’ennesimo attentato che ha visto coinvolti i volontari. Pesante il bilancio: 9 vittime, alcune giovanissime tra i 17 e 20 anni, uccise con colpi di arma da fuoco in soli 2 giorni. Tra queste, una responsabile della campagna, il suo autista ed uno studente intento a somministrare il vaccino. Tutti freddati tra Peshawar e Karachi. La vaccinazione, parte di un’ iniziativa che s’ inserisce in un programma globale, che ha estirpato la polio in diverse Nazioni, aveva come obiettivo quello di immunizzare 5 milioni di bambini.
RECORD DI MORTI. Il Pakistan, infatti – assieme alla Nigeria e L’Afganistan – è il Paese in cui si registrano sempre più morti a causa del virus PV che porta alla paralisi. Diverse le ipotesi avallate circa i possibili “mittenti” degli attentati. Tra i sospettati, militanti islamici contrari alla profilassi, portatrice, secondo proprie credenze, di infertilità maschile. Altre tesi ricondurrebbero alla pista talebana, ferma oppositrice, mossa dalla convinzione che il lavoro degli operatori sanitari, in realtà nasconda forme di cospirazione e spionaggio occidentale . Un vero e proprio divieto, sfociato in sangue, quello che ha obbligato milioni di genitori a rifiutare, anche sotto pressione dell ‘Imam, un aiuto per una malattia ancora endemica. Diverse personalità del governo pakistano, si oppongono allo stop. Il primo ministro, Raja Pervez Ashraf, ha affermato che le vaccinazioni devono continuare. “Non possiamo e dobbiamo permettere che la polio porti il caos nelle vite dei nostri bambini”, ha dichiarato in un comunicato. Anche l’Assemblea Nazionale Pakistana ha condannato formalmente gli attacchi, approvando un documento con il quale si chiede giustizia per le vittime e giusta condanna per gli assassini.

di car. cas.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui