ROMA. Gli edifici scolastici italiani soffrono della stessa malattia del corpo docente: sono vecchi. Il 4% (1.517 plessi) ha oltre 100 anni, essendo stato costruito prima del 1900. Mentre il 44% (15.872 strutture) ha un’età variabile fra i trenta e gli oltre cinquanta anni. Con anni di costruzione che vanno dal 1961 al 1980. Gli edifici piu’ nuovi, quelli costruiti dopo l’80, sono 9.067 (il 25%). È quanto emerge dai primi dati dell’anagrafe dell’edilizia scolastica che il ministero ha deciso di pubblicare, dopo anni di attesa, lo scorso settembre.
AL SUD. “Dai dati emerge una situazione dell’edilizia scolastica fatta di luci e ombre, con eccellenze e situazioni piu’ difficili sulle quali e’ necessario intervenire”, scrive lo stesso ministero nella nota che accompagna i dati. La situazione delle scuole “e’ piuttosto variegata”, ammette il ministero che fornisce, fra l’altro, anche le cifre della sicurezza antincendio. Solo il 17,7% degli edifici in possesso del certificato di prevenzione incendi. Ma i requisiti per ottenerlo sono diversi e, guardando a questi ultimi, il 66,5% delle scuole possiede un impianto idrico antincendio, il 49,3% dispone di una scala interna di sicurezza, il 61,5% possiede la dichiarazione di conformita’ dell’impianto elettrico, il 63% e’ munito di un sistema di allarme, il 98,3% e’ in possesso di estintori portatili, il 95,1% possiede un sistema di segnaletica di sicurezza. Sono le regioni del Sud che presentano, da questo punto di vista, le maggiori criticita’. Qualche altro dato: il 4,2% degli edifici risulta essere in affitto. L’89,9% ha il certificato di valutazione dei rischi.

di Mirko Dioneo

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