ROMA. «Abbiamo apprezzato i tanti appelli a non estremizzare la protesta con gesti non reversibili giunti da Ministri, Politici e tanti Cittadini. Purtroppo non dipende più da noi, le nostre scelte sono coerenti, abbiamo chiesto quanto previsto da una legge votata in agosto, la 135/2012, che prevedeva almeno 350 milioni per i disabili gravissimi. Siamo ora noi che facciamo un appello al Governo perché ripristino i finanziamenti sottratti con il disegno di legge di stabilità all’esame del Parlamento». Lo afferma Salvatore Usala, malato di Sla e segretario del Comitato 16 Novembre onlus, che sta portando avanti da mesi una battaglia per vedere riconosciuti i diritti dei disabili gravissimi.
IL PRESIDIO. «Invitiamo i Ministri dell’Economia, Politiche sociali e Sanità a incontrarci il giorno 21 presso il Ministero dell’Economia. Noi saremo in presidio ad aspettarvi dalle 10,30 – aggiunge Usala -. Siamo certi che si possano trovare soluzioni per soddisfare le legittime richieste dei disabili gravissimi discutendo dei punti presentati ai Ministri Balduzzi e Fornero nell’incontro del 31 ottobre a Monserrato». I malati di Sla chiedono, in particolare, «l’incremento del fondo non autosufficienza di 400 milioni da utilizzare in via prevalente e prioritariamente per i disabili gravissimi, chiaramente esente reddito ISEE. Utilizzare i fondi per finanziare l’assistenza indiretta con contributi diretti alle famiglie per i piani assistenziali individualizzati, strutturati in concerto tra le parti». «Nel caso non rispondiate a questo appello  – conclude Usala – vi prenderete la responsabilità di tutto quello che potrà avvenire. Noi non chiediamo elemosine, vogliamo diritti, non vogliamo vivere a tutti i costi una vita indegna».

di Francesco Gravetti

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