RIMINI. «E’ importante che nemmeno una goccia d’olio lubrificante usato venga dispersa nell’ambiente, e allo stesso tempo che l’olio usato prodotto in Italia resti nel nostro Paese». Queste le parole del ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, durante la visita allo stand del Sistema Consorzio alla Fiera Ecomondo di Rimini. «Tutto ciò è importante – ha aggiunto Clini – per accrescere il valore di un rifiuto che si può e si deve trasformare in bene. Il governo italiano, alla luce delle regole imposte dall’Unione Europea, non può adottare misure protezionistiche ma cercherà, anche grazie alla collaborazione del COOU, soluzioni che premettano l’ulteriore sviluppo di un circuito italiano che sia non solo virtuoso, ma anche economicamente vantaggioso».

LA RACCOLTA. Lo scorso anno il Consorzio ha recuperato in Italia circa 190mila tonnellate di olio lubrificante usato, la quasi totalità del totale raccoglibile. «L’88% viene destinato all’industria della rigenerazione – ha spiegato il presidente Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, Paolo Tomasi – quindi da olio usato si genera olio nuovo, con grandi vantaggi per l’ambiente e per l’economia. L’Italia è leader in Europa del campo della rigenerazione, mentre la gran parte degli altri Paesi ha scelto da anni la strada della combustione. Per questo motivo auspichiamo che la collaborazione con il governo porti a misure in grado di salvaguardare un circuito virtuoso che difenda l’ambiente e privilegi l’indirizzo comunitario della ‘prossimità’».

di Walter Medolla

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