RIMINI. Sostenibilità ambientale e crescita economica, è questo l’obiettivo del convegno organizzato da C.A.R. (confederazioni autodemolitori riuniti)in occasione di Ecomondo – Rimini. Ecologia ed economia senza dimenticare la responsabilità sociale d’impresa: è il messaggio di intenti lanciato da C.A.R. tenendo ben presenti gli obiettivi di recupero e riciclaggio imposti alla categoria dalla normativa comunitaria entro il 1 gennaio 2015. Ed è in quest’ottica che la confederazione, con il presidente C.A.R., Alfonso Gifuni, hanno invitato gli autodemolitori a partecipare in massa. Il decreto legislativo 209 del 2003, all’articolo 7, fissa gli obiettivi: entro il 1 gennaio 2015 la percentuale di reimpiego e recupero dovrà raggiungere il 95 %, mentre quella di reimpiego e riciclaggio dovrà attestarsi sull’85 %. Se ne discuterà, toccando gli aspetti legali, ambientali, sociali, quelli concernenti conseguenze ed oneri per la categoria, nel convegno di venerdì 9 novembre a Rimini, con Giuseppe Pettenati (chairman C.A.R., responsabile ufficio legale), Atanas Bobokov (presidente Monbat Recycling), il Prefetto Santi Giuffrè (direttore centrale per le Specialità della P.S. Ministero dell’Interno), gli interventi di Sergio Rastrelli (avvocato penalista del Foro di Napoli), Paolo Soprano (responsabile interventi per lo sviluppo sostenibile e rapporti con l’associazionismo del Ministero dell’Ambiente), Rossana Cintoli (direttore tecnico dell’Arpa Lazio), Mario Turco (responsabile CNA Servizi alla Comunità). La relazione conclusiva sarà affidata al presidente C.A.R., Alfonso Gifuni. «Sarà un momento importante – dice Gifuni – una sorta di “barricata” contro il tentativo di esautorare il ruolo degli autodemolitori, una manovra tentata dai frantumatori d’intesa con la presidenza del tavolo tecnico ministeriale e che solo noi della C.A.R. abbiamo contrastato».

di Davide Domella

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