ROMA. In ogni struttura di oncologia medica in Italia si eseguono in media “6.170 visite ambulatoriali all’anno (erano 5.000 nel 2008, 3.400 nel 2004 e 3.000 nel 1999): i ricoveri sono 730 con una durata di circa 5 giorni. Ogni reparto ha una disponibilita’ di 15 posti letto e vi lavorano 6 medici strutturati. Dal 2003, le Pet (tomografia) per le diagnosi sono quintuplicate: erano presenti nel 10% delle strutture, oggi nel 48% dei centri, mentre scintigrafie e risonanze magnetiche (Rm) sono quasi raddoppiate passando dal 36 al 66% e dal 51 al 94%”.
IL LIBRO BIANCO. Sono solo alcuni dei dati contenuti nella “Carta dei servizi dell’Oncologia Italiana – Libro Bianco V Edizione” realizzata dall’Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) con il supporto di Novartis, vero e proprio annuario Regione per Regione dell’assistenza in 192 oncologie italiane. Il volume e’ presentato al XIV Congresso Nazionale della societa’ scientifica che si chiude oggi a Roma. Il volume (disponibile su www.aiom.it) fornisce una mappa accurata e aggiornata dello stato dell’oncologia in Italia e definisce per Aiom una linea di costante e di intensa collaborazione con le Istituzioni, in particolare con il ministero della Salute, gli Assessorati Regionali e l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). Dal 2001 i servizi riabilitativi (passati dal 4,6% al 47% odierno) e quelli per i malati terminali hanno compiuto i progressi maggiori: le strutture per terapie anti-dolore sono quadruplicate, arrivando all’85% dei casi odierni, dall’80% nel 2009, dal 70% nel 2005 e dal 20% nel 2001.

di Sofia Curcio

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