di Emiliana Avellino
BRINDISI. A quanti non è capitato di cedere alla superstizione del gatto nero, di cambiare strada, per esempio, avvistandone uno, per evitare chi sa quale sventura. Forse pochi sanno, però, che migliaia di questi felini vengono uccisi, ogni anno, durante la notte di Halloween, a causa della medesima infondata credenza, risalente al medioevo quando i gatti dal manto scuro venivano considerati demoni al servizio delle streghe.  Per evitare questa mattanza l’associazione italiana a difesa dell’ambiente e degli animali torna ad organizzare le ronde.
SOS. «Cerchiamo – ha spiegato il presidente dell’Aidaa, Lorenzo Croce – volontari disposti, nella notte delle streghe, a pattugliare le località considerate a rischio per la presenza di gruppi esoterici e pseudo-satanici».  Il centro operativo sarà a Torino, ma saranno controllate anche varie zone della Lombardia, dell’Emilia, della Toscana, del Lazio, dell’Umbria, della Basilicata, del Veneto, della Campania e della Sicilia.  «Tutti coloro che vogliono darci una mano – ha sottolineato Croce – meglio se organizzati in gruppi di tre o quattro persone automunite, possono iscriversi, entro il 27 ottobre, inviando una mail a sportelloanimali@libero.it».
L’EVENTO. Non solo le ronde, l’Aidaa, da anni, si batte per la riqualificazione sociale del felino neromantato. Il 17 novembre si celebrerà, per il settimo anno, il “gatto nero day”, che per il primo anno si affianca alla giornata dell’orgoglio dei gatti randagi e fa tappa a Brindisi. «Abbiamo deciso – ha dichiarato il presidente dell’Aidaa – di portare al sud la festa, che oramai da molti viene considerata come un vero e proprio giorno anti-jella. Per noi è una sfida importante: vogliamo costruire una cultura di tutela degli animali e crediamo – ha concluso – che questo giorno possa diventare il cuore di un’idea di tutela che vada contro antiche e per certi versi stupide superstizioni».
 
 

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