NAPOLI. Portare le start up nelle scuole, avvicinare gli studenti al mondo del lavoro. Orientarli nella scoperta delle loro attitudini e nella scelta della loro ideale occupazione professionale: sono queste le finalità della tredicesima edizione di OrientaSud, il Salone delle opportunità aperto sul porto di Napoli per tre giorni e rivolto ai giovani di tutto il Paese. All’evento, che ogni anno registra oltre 10mila presenze quotidiane, parteciperanno 80 espositori italiani e sarà articolato in  workshop e attività laboratoriali. Numerosi anche i convegni divisi per facoltà e tenuti da circa 200 relatori in arrivo dai più prestigiosi atenei del Paese. Ancora conferenze e ovviamente orientamento informativo e counseling individuale.
BERRIOLA. “Ogni giorno siamo bombardati da numeri catastrofici sulla disoccupazione giovanile. OrientaSud – dice Mariano Berriola, presidente della kermesse – quest’anno vuole inserirsi nel dibattito aperto da mesi e  lanciare una proposta che possa arginare il grave e reale disagio dei ragazzi. La nostra proposta – poi continua –  quella di provare a cambiare l’offerta didattica, rendendola più aderente ai bisogni dei ragazzi ai quali vanno forniti sin dalle aule scolastiche, gli strumenti per arrivare al momento della scelta del lavoro, con competenze e consapevolezza”.
Durante la tre giorni dunque (dall’11 al 13 ottobre presso la Stazione Marittima dalle 9,30 alle 14) due team di orientatori terranno colloqui con gli studenti secondo due diverse direttive. La prima: quella rivolta ai giovani che già hanno un’idea della scelta che faranno dopo gli studi secondari. A loro gli esperti forniranno tutte le informazioni necessarie rispetto alle facoltà verso le quali sono già orientati. La seconda:  sarà rivolta prevalentemente a quei giovani che non hanno mai avuto modo di scoprire le proprie attitudini o  le proprie preferenze.
Da quest’anno inoltre, il percorso di orientamento non terminerà con l’evento. Durante la rassegna saranno distribuiti moduli e prospettati percorsi che assicureranno ai ragazzi la possibilità di lasciare una finestra di dialogo costantemente aperta con i tutor e gli esperti conosciuti durante la manifestazione.

di Mirko Dioneo

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