di Francesco Heigel
L’AQUILA. E’ stata il Ministro Elsa Fornero ad aprire i lavori della sesta Conferenza Nazionale del Volontariato, leggendo il messaggio del Presidente della Repubblica  Giorgio Napolitano rivolto ai volontari. Napolitano ha sottolineato come «Nell’arco del mio mandato ho avuto modo di conoscere più a fondo la ricchezza del volontariato italiano, ho potuto ascoltare e seguire le storie di tante persone che lontano da qualsiasi clamore dedicano parte significativa del loro tempo e delle loro energie a quanti vivono situazioni di marginalità sociali. Sono certo che nell’attuale congiuntura che ha acuito situazioni di forte disagio economico e sociale, questa storica risorsa del Paese, esempio di impegno e passione civile, non mancherà di offrire un significativo contributo alla ricostruzione di una società più unita e coesa »
LE DICHIARAZIONI – La ministra ha poi proseguito intessendo le lodi al mondo del volontariato: « Voglio ragionare con voi da economista e riflettevo sul significato del volontariato. Per gli economisti è difficile trovare una collocazione, perchè gli economisti usano rappresentare l’agire delle persone come motivato da un desiderio di massimizzazione dell’utilità. Ma la pulsione verso la condivisione è sicuramente un tratto di conforto nella nostra vita soprattutto nei momenti in cui sembra esserci molta sofferenza, egoismo, scarsa partecipazione. Anche gli economisti stanno studiando la gratuità di certi scambi che è alla base della gioia del dono. – Poi entrando nel vivo, ha proseguito – Un altro elemento imprescindibile del volontariato è l’essere terzo settore, punto di congiunzione fra un’attività che è meramente privata e una che è meramente pubblica. E’ esattamente l’anello di congiunzione che talvolta manca fra l’essere privato ed essere istituzione. Lo Stato ha bisogno dell’azione del volontariato perchè senza questa azione le istituzioni, nazionali e locali, finirebbero per essere distanti, qualche volta troppo burocratiche, frettolose. Queste sono le vostre caratteristiche. Nel momento di crisi di volontariato c’è più che mai bisogno, perchè le persone soffrono i disagi, si sentono spiazzati e soli. E questo riguarda molto anche i giovani perchè la mancanza di prospettive in questo Paese è soprattutto dei giovani. E’ nei momenti di crisi che la vostra azione diventa in tutti i luoghi preziosa. La crisi acuisce l’area della sofferenza. Anche lo Stato ha i suoi compiti, certamente ».
Sull’Agenzia del Terzo Settore, a cui il colpo di grazia è stato inflitto proprio dal Governo Monti, il Ministro si è cosi espresso « Sono sicura che mi avete rimproverato quando abbiamo preso la decisione di chiudere l’Agenzia. Ma l’abbiamo presa non perchè la ritenevamo inutile, ma perchè è quello che ci siamo trovati a decidere. L’alternativa era molte risorse o la chiusura. Noi le risorse non le avevamo, non c’erano e quindi il sottosegretario ed io abbiamo lungamente discusso e ci siamo chiesti se nel Ministero fossimo capaci di dare lo stesso sostegno e lo stesso aiuto. Forse con un po’ troppa fiducia ci siamo detti di sì. Abbiamo detto “Cecilia ci dobbiamo provare” e lei ha risposto “Elsa, sì ce la dobbiamo fare!”. Noi siamo qui anche per accettare le critiche, anche per registrarle e le vostre critiche saranno essenziali per migliorare la qualità del nostro lavoro ed aumentare la sinergia”. Rivendicando poi le azioni del Governo: «Abbiamo salvaguardato il finanziamento alle leggi di settore e prevediamo di poter andare al bando con le cose che conoscete nei prossimi mesi, ma difendere l’insieme delle risorse delle politiche sociali è una fatica improba e mantenere le risorse per il volontariato richiede un grande impegno. Poi abbiamo fatto altre cose, non moltissime: ho esordito dicendo che nella crisi che era inizialmente di tipo finanziario e si è poi trasformata in una crisi di carattere reale, le sinergie sono essenziali e il fatto di lavorare meglio è qualcosa a cui non possiamo rinunciare. Ma le risorse sono poche: in tutti i consigli dei ministri che abbiamo fatto, abbiamo tenuto conto che le risorse sono poche e dobbiamo spendere bene e cercare di farlo con criteri ispirati all’equità. Abbiamo sempre cercato di dare un tratto di equità alle misure che abbiamo preso »
5 X MILLE – E poi, in conclusione, affrontando l’annosa questione del 5 per mille, Fornero sembra aver dato una buona notizia: «Nel consiglio dei Ministri di ieri, abbiamo stabilito che l’Agenzia delle Entrate eserciterà il ruolo di trasferimento di erogazione delle somme a titolo gratuito. Confidiamo che l’Agenzia possa corrispondere circa 174 milione di euro dovuti al netto dei 79 che sono stati pagati. Ci mancano meno di sei mesi ma lavoreremo costantemente anche per farvi sentire la nostra vicinanza. In un momento di crisi si può reagire con slancio e voi siete un esempio che si può reagire con la gioia del dono e voglio farvi sentire che pur nella ristrettezza il governo è vicino a voi e vi ringrazia in maniera sentita »
FOTO:
www.volontariatoggi.info

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