ROMA. «L’enorme fabbisogno formativo del Terzo Settore, e del volontariato in particolare, rende necessari dei piani formativi, e delle modalità di finanziamento per realizzarli, più efficaci di quelli ad oggi a disposizione», lo ha detto Irma Casula, Presidente nazionale del Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiano (Modavi), nel corso dell’incontro “Professione: Volontario” svoltosi  a Roma.
CASULA. «A tal fine – continua Casula – sarebbe utile aprire, anche per il Volontariato, l’accesso ai fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua. Solo attraverso la formazione e certificazione della professionalità di chi si occupa di Terzo Settore, infatti, sarà possibile restituire la dignità che spetta a questo mondo, spesso così erroneamente svalutato: il volontariato non si limita alla seppur lodevole filantropia, ma restituisce con sensibilità cristallina le reali esigenze delle persone, permettendo ai suoi operatori di essere pionieri nel dare risposte nuove ed adeguate. Si tratta di un motore anche economico della società, che ad oggi rappresenta il 4% del Pil. Il volontariato – conclude – rischia di essere vittima delle proprie virtù: la gratuità che lo caratterizza rischia di oscurare la professionalità che ne costiuisce il più prezioso valore aggiunto».

di m.d.

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