ROMA. E’ dura la presa di posizione di Amnesty International sulla sentenza di una corte d’appello del Bahrein che il 4 settembre ha confermato le condanne per 13 attivisti dell’opposizione e prigionieri di coscienza. L’organizzazione per i diritti umani ha chiesto il loro immediato e incondizionato rilascio. I 13 uomini, tra cui il noto attivista per i diritti umani Abdulhadi Al-Khawaja e l’oppositore politico Ebrahim Sharif, erano stati condannati in primo grado da una corte marziale nel giugno 2011 per il ruolo avuto nelle manifestazioni contro il governo durante i mesi precedenti. I giudici militari avevano emesso condanne da due anni all’ergastolo per svariati reati tra cui, si legge nelle motivazioni “la costituzione di un gruppo di terroristi per rovesciare il regime monarchico e cambiare la costituzione”.Le condanne erano state confermate tre mesi dopo da una corte militare d’appello ma il 30 aprile 2012 la Corte di cassazione aveva deciso di trasferire il processo a un tribunale civile. Il processo, iniziato il 22 maggio, si e’ concluso oggi con un esito oltraggioso.Tutti i 13 uomini (Hassan Mshaima’, Abdelwahab Hussain,Abdulhadi Al-Khawaja, Abdel-Jalil al-Singace, Mohammad Habib al-Miqdad,Abdel-Jalil al-Miqdad, Sa’eed Mirza al-Nuri, Mohammad Hassan Jawwad, MohammadAli Ridha Isma’il, Abdullah al-Mahroos, Abdul-Hadi Abdullah Hassan al-Mukhodher,Ebrahim Sharif, Salah Abdullah Hubail al-Khawaja) erano stati arrestati) insieme a un quattordicesimo, Al-Hur Yousef al-Somaikh, poi rilasciato a seguito di una riduzione della pena) tra il 17 marzo e il 9 aprile 2011. Durante il primo periodo di detenzione, nelle mani dell’Agenzia per lasicurezza nazionale, non poterono incontrare i loro avvocati e, come denunciato nel corso dei processi, furono sottoposti a torture e minacce di violenza sessuale. Tra gli altri prigionieri di coscienza del Bahrein di cui Amnesty International chiede il rilascio, figura Nabeel Rajab, presidente del Centro per i diritti umani del Bahrein e direttore del Centro per i diritti umani del Golfo, condannato a tre anni di carcereper ‘riunione illegale’ e il cui appello e’ previsto il 10 settembre.Un altro prigioniero di coscienza è Mahdi ‘Issa Mahdi Abu Dheeb, ex presidente dell’Associazione degli insegnantidel Bahrein, condannato a 10 anni di carcere per ‘aver promosso uno sciopero degli insegnanti, sospeso il percorso educativo e incitato all’odio contro il regime. Non vi sono prove che egli abbia usato o invocato violenza.
di Walter Medolla

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