BRUXELLES – My Destination is Unknown, la mia destinazione è sconosciuta, è il titolo che la Federazione Internazionale Terre des Hommes ha dato all’incontro tenutosi a Bruxelles sul problema dei rifugiati.  Insieme alla parlamentare europea Nathalie Griesbeck e al Gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa, la conferenza ha ospitato Farah, un rifugiato di 18 anni arrivato a Malta dalla Somalia: « Ci saranno sempre più bambini e ragazzi che continueranno a migrare verso l’Europa senza documenti, rischiando di morire per raggiungerla, come già è accaduto ad oltre 19.500 persone[1] negli ultimi 25 anni».
Rifugio dalla violenza, dalle epidemie, dalla sete, dalla povertà è quello che i migranti, anche minori, ricercano nella loro fuga, andando spesso incontro alla detenzione e a una sorte non meno tragica. Non rara, secondo i dati forniti durante l’incontro,  la detenzione dei minori migranti in molte parti d’Europa a cui Terre del Hommes ha lanciato chiaro e forte il monito rivolto ai leader e ai governi europei per ricordare i precisi impegni che l’Unione si è data per la protezione dei bambini.
E proprio a proposito della situazione dei minori il Commissario Europeo Cecilia Malmström si è rivolta ai partecipanti della conferenza, facendo un breve excursus sui passi avanti della Commissione Europea per garantirne la protezione e la tutela: «È  proibito trattenere i bambini migranti. Essi devono avere l’assistenza e l’accesso agli stessi servizi sociali degli altri bambini: questa è la legge europea». Anche i parlamentari europei che hanno preso parte a Destination Unknown hanno sottolineato unanimemente l’importanza del ruolo dell’Europa e dei singoli governi al fine di applicare la legge a tutela dei minori.

Di Claudia Di Perna

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