di Rebecca Montini
NEW YORK. Dopo il grande successo riscosso in Italia, dal 5 al 31 luglio il network internazionale di fotografi volontari no profit, nato su iniziativa di Antonio Amendola, propone la mostra fotografica 4Continents 4Change presso la Soho Photo Gallery di New York. La formula è quella di un viaggio attraverso i quattro continenti alla scoperta dei volti e delle storie che singolarmente non fanno notizia, riuniti da Shoot4Change con l’idea che la fotografia sia l’ “arma” di racconto di massa più appropriata per sensibilizzare l’opinione pubblica sul sociale.
REPORTAGE DAL MONDO – Numerose le presenze d’eccezione: dai grandi fotografi del National Geographic o pluripremiati, ai giovanissimi talenti della fotografia ai fotografi amatoriali che realizzano reportage collettivi. Diversi anche gli stili, fino all’iPhoneography. L’inaugurazione è il 5 luglio in occasione della cerimonia dedicata alla mostra finale della Soho Photo National Photography Competition, cui ogni anno partecipano fotografi da tutti gli Usa. Tra i diversi reportage di 4Continents 4Change, dall’America gli scatti sul disagio mentale nelle prigioni di stato USA accanto ai visi perduti del senzatetto di Detroit. Gli scatti dei medici missionari in Amazzonia, oppure ancora le foto scattate dai bambini di periferia che danno uno squarcio di speranza tra il degrado delle loro realtà.
AFRICA – Shoot4Change riscopre invece le storie dei più poveri che vivono nella Città dei morti, il cimitero monumentale del Cairo. Proposti anche gli scatti in Burkina Faso di un fotografo quindicenne italiano, il racconto dei sogni dei bambini senegalesi, la perdita di identità dei popoli della Namibia a seguito della costruzione di nuove dighe.
ASIA – gli scatti di Fukushima dopo lo tsunami o quelli dei profughi del Myanmar in fuga verso il Bangladesh. Numerose storie anche dall’Europa, dall’Italia fino all’Ucraina che vede i bambini di Chernobyl affetti da cancro a distanza di anni dal disastro nucleare. Alternando toni drammatici e profondi ad altri più leggeri, presenti anche i reportage collettivi di grande attualità come quelli sul movimento Occupy nato proprio a New York e il lavoro degli studenti di Next Generation, il progetto internazionale di Shoot4Change per formare fotografi sociali tra le nuove generazioni in diverse città al mondo.
BANCO DI PROVA – Nel programma di 4Continents 4Change, anche workshop e letture portfolio nel format veloce “Shoot4Minutes”, banco di prova in 4 minuti aperto ai nuovi fotografi che vorranno aderire a Shoot4Change. E’ possibile inoltre acquistare gli scatti in mostra, il ricavato delle vendite finanzierà per intero le attività no profit del network di fotografi. Dopo New York, la prossime mostre di Shoot4Change saranno a Città del Messico in autunno e a Roma il prossimo dicembre.

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