ROMA.“Chi compra droga finanzia le mafie, le loro violenze e il terrorismo”. E’ questo lo slogan lanciato dal Dipartimento Politiche Antidroga in occasione della XVI Giornata Mondiale contro il consumo e traffico di droghe prevista per oggi.
L’ INIZIATIVA. Realizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica con il patrocinio del Presidente della Camera e il Presidente del Senato, il progetto vuole contrastare l’uso di sostanze stupefacenti, cercando, così, di sensibilizzare soprattutto i giovani, a non incrementare questo tipo di mercato che, come traspare anche dallo slogan,  favorisce finanziamenti illeciti alle mafie e al terrorismo. E così, fino a domani il messaggio antidroga sarà proiettato sulla Mole Antonelliana di Torino, in Piazza Maggiore a Bologna, sul Torrione del teatro Carlo Felice di Genova, su Palazzo Barbieri a Verona, sul Campanile di San Marco a Venezia, sulla Torre di San Niccolo’ a Firenze, su Palazzo dei Priori di Perugia, sul Colosseo di Roma, sul Maschio Angioino a Napoli, sulla facciata della Sede comunale in Piazza Sant’ Oronzo a Lecce, sulla Torre dell’Elefante a Cagliari, sul Palazzo di Citta’ di Palermo, sulla statua del Cavatore a Catanzaro e in Piazza Ferrarese a Bari.
SCHIERATI CONTRO. Il procuratore antimafia Pietro Grasso, aderendo all’iniziativa e garantendo il suo massimo impegno nel contrastare i traffici di droga, incita tutto il popolo a farsi sentire: « È tempo di dire tutti con una sola voce: “NOI NO!!!”. E’ tempo di soffiare tutti insieme, forte, sempre più forte- continua- per formare un vento che spazzi via tutte le droghe, naturali e sintetiche, tutti i trafficanti, pushers e spacciatori, nonché i loro soldi, sporchi di lacrime, di sangue, di dolore per tante vite distrutte». «Vivere nella legalita’ – dichiara, invece, il Capo del DPA Giovanni Serpelloni – e, ancora prima, nel principio dell’onesta’ e della coerenza dei propri comportamenti, lontano e contro tutte le organizzazioni mafiose, e’ un messaggio che le giovani generazioni dovrebbero sempre tenere ben presente, soprattutto nel momento in cui qualcuno di loro fosse tentato di acquistare sostanze stupefacenti. I giovani in particolare, ma anche i non piu’ giovani, devono ricordare che anche un solo euro speso per la droga finisce nelle mani delle mafie, finanziando quindi le loro violenze, le loro sopraffazioni e le altre organizzazioni dedite al terrorismo e alla destabilizzazione degli stati democratici»

di Sabrina Rufolo

PER SAPERNE DI PIU’
Il sito del DPA
 

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