Sono più di 3600 i detenuti vaccinati in Campania, secondo gli ultimi aggiornamenti dei dati forniti dal garante regionale per le persone prive di libertà Samuele Ciambriello. Su una platea attuale di oltre 6500 persone che stanno scontando una pena detentiva negli istituti carcerari della regione risultano all’incirca 30 i vaccinati nelle carceri minorili di Nisida e Airola e due nei Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) dove ci sono 33 internati in tutto. Per quanto riguarda le altre carceri, preoccupazione nel garante viene espressa per la lentezza del ciclo vaccinale al Giuseppe Salvia di Poggioreale con appena 390 inoculazioni su 2125 detenuti. Va meglio al Pasquale Mandato di Secondigliano con oltre 973 somministrazioni del siero su 1166 ospiti.

«Visto i casi ancora di contagio occorre – commenta Ciambriello – continuare ad adottare misure di prevenzione e distanziamento fisico. Mi auguro che anche familiari e parenti aderiscono alla campagna di vaccinazione. È un obbligo morale farlo». Il garante dei detenuti per la Campania poi aggiunge: «Carcere è l’anagramma di cercare. Cercare per ricostruire, ritrovarsi, per seguire una strada tracciata anche dalla Costituzione. Mai privare il detenuto del diritto a ricominciare. Mai privarlo del diritto alla salute, alla protezione del Covid 19. Paura e solitudine, mancanza di relazioni, di trattamento, di attività, di presenza di volontari in questo tempo di pandemia, hanno reso la pena ben più afflittiva rispetto a quella già normalmente sofferta. La vaccinazione di agenti, personale civile che entra, e detenuti sta consentendo la ripresa di una vita che era ferma. La massiccia e responsabile adesione alla campagna di vaccinazione dei detenuti campani, sta portando ad una normalizzazione di attività e progetti di inclusione sociale», conclude Ciambriello. 

di Antonio Sabbatino