NAPOLI. «Bisogna far comprendere cosa sia il male e fare  molta cultura perché i giovani comprendano e facciano propria questa battaglia». Sono le parole del ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, a Napoli per la Giornata della memoria per le vittime della criminalità organizzata. La titolare del Viminale ha avuto anche un incontro con il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli. Il ministro ed il cardinale hanno sottolineato la presenza «di un buon rapporto di collaborazione». Ha detto Sepe:  «Abbiamo parlato della bellezza di Napoli, di tutte le cose che aiutano ad avere uno sguardo positivo sulla città, ma senza nascondere i problemi che abbiamo». Il cardinale ha sottolineato «l’intenzione di Governo e Chiesa di Napoli di collaborare ognuno nel suo campo per il bene della città e della Campania perché, come ha detto il Presidente Napolitano, non si può pensare di risolvere i problemi dell’Italia prescindendo dal Sud».
BENI CONFISCATI. Cancellieri ha parlato anche di beni confiscati: «Negli anni passati ci sono stati problemi relativi alla normativa – aggiunge – tra i due procedimenti, sequestro e confisca passano dieci anni, una procedura molto complessa e non tutti i beni sono immediatamente fruibili. Quanto alle aziende, credo ci voglia buon senso come sempre. Ci sono aziende che devono stare sul mercato, anche se in pasaato hanno avuto l’agevolazione di essere della criminalità organizzata. Per essere sul mercato ora devono essere seri ma rinunciare è un errore. Bisogna dare loro gli strumenti perché siano competitive. Io ci proverei, perché c’e’ l’aspetto dei lavoratori, che non sono camorristi ma gente comune».

di Mirko Dioneo

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