ROMA. Un nuovo Isee (indicatore della situazione economica equivalente) che tenga in maggior conto delle famiglie numerose e dei dati patrimoniali. E’ quanto prevede uno degli emendamenti dei relatori  (Pierpaolo Baretta del Pd e Maurizio Leo del Pdl) alla manovra presentato in Commissione alla Camera.

ATTENZIONE ALLE FAMIGLIE. Le modalita’ di rideterminazione dell’Isee vengono riviste includendo nella definizione del reddito disponibile anche le somme esenti da imposizione fiscale, le quote di patrimonio e di reddito dei diversi componenti della famiglie e dei carichi familiari, in particolare dei figli successi al secondo. Con lo stesso decreto con cui vengono definiti i nuovi criteri, si provvedera’ anche ad individuare le agevolazioni fiscali e tariffarie e la prestazioni assistenziali che, a partire dal primo gennaio 2013, non possono piu’ essere riconosciute ai sogetti con un Isee superiore alla soglia stabilita. Con l’emendamento vengono poi disposti controlli piu’ rigorosi dell’Isee e si prevede una banca dati delle prestazioni sociali agevolate sottoposte all’Indicatore della ricchezza. Gli enti erogatori di prestazioni invieranno telematicamente all’Inps le informazioni sui beneficiari e sulle prestazioni concesse.

LE ACLI. Intanto le Acli propongono una nuova Ici in base a reddito e numero di figli. “Abbiamo messo a punto un modello dicalcolo della nuova Ici sulla prima casa che consente di tenere in conto ilreddito della famiglie e il numero dei figli, mantenendo il saldo di bilancioinvariato. Chi ha meno reddito e più figli, deve pagare di meno. – sottolinea  il presidente Andrea Olivero – Questo è ilprincipio che ispira la nostra proposta e che può contribuire a migliorare nelsenso dell’equità quanto previsto dal Governo nel decreto Salva Italia. Imargini di manovra sono strettissimi, ma quanto proponiamo è il minimo che sipossa fare. Chiediamo al governo e alle forze politiche di valutare questaproposta nei sedi parlamentari nei passaggi istituzionali previsti nelleprossime ore”. Il  Caf Acli ha elaboratoil nuovo calcolo utilizzando come base di riferimento un campione reale di479.542 soggetti, estratti dal proprio database, possessori della stessaabitazione principale (al 100%) nel periodo che va dal 2007 al 2011. Laproposta interviene sulla detrazione di 200 euro sulla prima casa prevista daldecreto al comma 10 dell’articolo 13, e vi applica un coefficiente familiare edi reddito. Le Acli hanno confrontando l’impatto sul campione dell’Iciintrodotta dal Governo con la rimodulazione della detrazione per reddito e numerodi figli. A parità di gettito complessivo, viene rispettato con maggioreevidenza il principio di equità e progressività.

 di Francesco Gravetti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui