Settembre/Ottobre 2011


“Io qui non posso entrare”
Non per questo una vetrina od una passerella, ma pensieri e parole a volte anche critiche, distanti e contrapposte perché solo da un dibattito vero e reale si può crescere e migliorare. Ed un’informazione sociale può e deve essere soprattutto un’informazione di approfondimento.
In evidenza, in questo numero, la maxi-inchiesta sull’inaccessibilità ai “templi della cultura” per chi è diversamente abile, da Napoli a Roma passando per Firenze sino a Milano: oltre un milione e mezzo di visitatori costretto a rinunciare a luoghi simbolo come la Basilica di S. Francesco di Paola nella suggestiva Piazza Plebiscito.
Al centro, poi, i minori con il Ministro Carfagna che spiega una legge, quella sul garante dell’infanzia, che ha messo d’accordo tutte le fazioni politiche: « Ora il Terzo Settore divenga sentinella contro i casi di violenza ». Dal centro siciliano di Mineo la scrittrice Elena Mearini racconta speranze ed incertezze dei migranti ormai dimenticati da tutti. A puntare il dito contro i diritti negati è Vincenzo Esposito che nel suo pezzo rilancia con forza il grido di dolore dei familiari dei marinai procidani in balia dei pirati Somali, un dubbio serpeggia sull’isola: che la mancata liberazione abbia a che fare con il premio assicurativo che pesa sulla nave? Sempre sui diritti negati ecco tutta la verità sull’acqua pubblica e sul referendum popolare cancellato dalla finanziaria. Ed ancora, a tre mesi dall’insediamento di Luigi De Magistris e Giuliano Pisapia, i loro assessori, Sergio D’Angelo e Marco granelli, si raccontano a Comunicare parlando dello stato di salute delle politiche sociali nelle due città della svolta. Dalla Campania ci si sposta poi in Abruzzo dove sembra che i fondi delle lotterie tanto pubblicizzati non siano stati utilizzati per la ricostruzione. A chiudere il nuovo percorso stilistico della rivista sempre più centrato sulla fotografia il reportage dall’estero: “Grand Hotel Cuba”, dove si vive in 3 metri per 3.

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