Al via la quarta edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, in programma a Napoli e nei comuni dell’area flegrea e vesuviana dall’8 al 19 novembre. Due settimane di proiezioni accompagnate da incontri, dibattiti, reading, mostre e performance sui diritti universali organizzate da decine di associazioni, sale cinematografiche non convenzionali, biblioteche, università e scuole pubbliche. Tra gli ospiti, testimoni di diritti negati provenienti da quattro paesi del mondo, giornalisti e sociologi. «Educare ai diritti e raccontarli attraverso il cinema – ha affermato durante la presentazione del festival Antonella Di Nocera, assessore alla Cultura di Napoli – è l’elemento principe per affrontare la crisi globale che quotidianamente stiamo vivendo. L’obiettivo della partecipazione istituzionale è dunque quello di spingere Napoli a fare proprio il bagaglio di esperienze raccontate dal Festival, soprattutto in termini di accoglienza e di sviluppo dei talenti sociali, artistici e culturali che pullulano in questa città».

ITALIA – ARGENTINA – Il Festival fa parte dello Human Rights Film Network, che unisce oltre trenta festival di Cinema e Diritti. Quest’anno ci sarà un filo diretto con l’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, dove saranno proiettati per una rassegna in tre giorni alcune pellicole di cinema documentario napoletano.

INAUGURAZIONE – Una rassegna di cinema e di riflessione sui diritti universali con due concorsi, uno dedicato ai cineasti e uno riservato alle scuole. Si inizierà martedì 8 novembre all’Università degli Studi di Napoli “Federico II” con un dibattito moderato da Dea Squillante, avvocato e ideatrice del “Sarno Film Festival”,  sui diritti inviolabili della persona e sulla tutela del minore nel sistema penale integrato. Al Cinema “Academy Astra” sarà presentato il libro “Le imprese recuperate. Argentina, dal crac finanziario alla socializzazione dell’economia” di Francesco Vigliarolo. La giornata si chiuderà al cinema-teatro “Pierrot” di Ponticelli con un incontro sul tema della “Memoria”, dove parteciperanno l’assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Antonella Di Nocera e il direttore responsabile della rivista Latinoamerica, Alessandra Riccio. Nei giorni successivi, si parlerà di dispersione scolastica  a Ponticelli, diritto di fruizione del patrimonio culturale a Pozzuoli, sovranità alimentare a Portici e libertà di informazione a San Giorgio a Cremano.

CINEMA A SCUOLA – In programma, anche un concorso di cinema,“La Scuola per l’Europa, Diritti e Cinema”, rivolto alle scuole. «Intendo fare mio lo slogan della rassegna “Un omaggio a chi lotta e chi resiste” – ha aggiunto l’assessore all’Istruzione del Comune di Napoli, Anna Maria Palmieri – perché nessuno più della scuola sente viva questa lotta. I tagli dei fondi sono infatti principalmente quelli della scuola e, quando si taglia alla scuola, si taglia al futuro. Grazie dunque al Festival perché le iniziative di quest’anno esprimono un valore artistico, educativo e culturale di primaria importanza».

CHIUSURA FESTIVAL –  Le proiezioni dei film in concorso si terranno al Cinema “Academy Astra” l’11, il 14, il 16 e il 17 novembre. I due giorni di chiusura del Festival (venerdì 18 e sabato 19 novembre) saranno dedicati alla Calabria. Nella prima giornata, dal titolo “La Calabria che resiste e non tace”, l’inviato della Rai Enzo Nucci intervisterà i sacerdoti calabresi don Pino De Masi e don Giovanni Ladiana. La serata conclusiva, “Da Ellis Island a Riace, il futuro di una utopia possibile”, sarà dedicata al tema dell’immigrazione. «Non c’è bisogno, come sostengono alcuni proclami, di “tolleranza zero” – ha concluso Sergio D’angelo, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli –  ma al contrario di “camionate di tolleranza”. Abbiamo la responsabilità morale e sociale di rispondere alle esigenze delle popolazioni maggiormente in difficoltà. Proprio da Napoli si può ripartire dopo la crisi e il cinema ha molto da raccontare in merito alle questioni dell’impegno sociale».

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