Da San Pietro a Patierno ai Colli Aminei, da Scampia alle Case Nuove. Da un quartiere all’altro è un fiorire di volontari-giardinieri che si prendono cura degli spazi verdi. Iniziative che vedono protagonisti cittadini e associazioni nell’opera di tutela e salvaguardia dei beni comuni, data l’assenza di giardinieri comunali (andati in pensione, diminuiti o ridotti a zero. 

LE INIZIATIVE – «Non percepisco reddito di cittadinanza, lavoro come chef e lo faccio per ridare dignità al quartiere». Ciro Castelli è un residente del Rione Monterosa a Scampia, che si è rimboccato le maniche per curare la manutenzione della pineta di via Gran Sasso. «Era diventata uno scempio – dice – di sera scorrazzano scooter, di giorno i soliti incivili non rimuovono gli escrementi dei cani e nel weekend c’è il bivacco di ragazzini che mangiano, bevono e sporcano le aiuole». Un progetto, quello promosso da Ciro, nato sul gruppo Facebook Sei del Monterosa. 

A San Pietro a Patierno i volontari dell’associazione Oltre il Giardino coordinati da Gesco per la campagna “Adotta uno spazio verde” e in collaborazione con il Comitato di Tutela Ambientale di San Pietro a Patierno, hanno ripulito il parco Aquino, mai riaperto dopo il lockdown. «Tutti devono contribuire a mantenere la città pulita e vivibile – dice Sergio D’Angelo, presidente Gesco – non basta la manutenzione straordinaria, serve un’attenzione quotidiana». 

In prima linea anche l’Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente Fondali Marini. «Siamo intervenuti insieme ad Asia e alle Municipalità competenti nei giardini di via Aniello Falcone, in piazza Quattro Giornate e con il Rotaract Castel dell’Ovo in piazza Vittoria, ma anche in via Cupa Imparato e via Pietravalle», dice il presidente Vincenzo Desidery.

Giardinieri “fai da te” anche alle Case Nuove. «Grazie alla collaborazione con gli assessori alla scuola e all’ecologia della II Municipalità Susy Cimminiello e Luigi Petroli – dice Bianca Esposito, di Obiettivo Napoli onlus – abbiamo iniziato le attività di diserbo e cura del verde all’asilo nido San Marcellino e all’istituto comprensivo Borsellino con i nostri volontari in esecuzione penale esterna».

di Giuliana Covella