Donazioni triplicate durante l’emergenza Covid, il centro immunotrasfusionale di Castellammare (Sit) è il cuore pulsante di un servizio che all’interno dell’Asl Napoli 3 Sud registra numeri record. Il sangue dei donatori di Torre del Greco e Nola arriva all’ospedale San Leonardo di Castellammare e assieme alle sacche stabiesi viene smistato dove necessario. Ospedali e cliniche convenzionate che ricevono il sangue donato e controllato che viene frazionato in emazie concentrate, plasma e piastrine. Da Castellammare a Gragnano, Vico Equense, Sorrento, Boscotrecase ,Torre del Greco, Nola.

L’equipe guidata dal primario Eduardo Gattola è composta tra gli altri dagli infermieri Gennaro Cassese, Angela Celotto, Lucia D’Aniello e Ferdinando Donnarumma coordinatore del Sit da oltre 30 anni: “Durante il Covid il cuore delle persone e la solidarietà ci ha lasciato senza fiato, abbiamo chiesto che venissero in massa e così è stato – racconta Ferdinando – oltre ai donatori storici ci sono stati decine di volontari che spontaneamente si sono diretti nei nostri centri”. Tra questi c’era anche Lucia Mancuso, artista che vive a Pompei che ha trasformato la sua donazione in arte. “Martedì scorso la signora Lucia è tornata da noi e aveva un quadro con se – racconta il caposala – un modo per ringraziare tutti noi del nostro operato. E’ stato un momento emozionante, la tela ci rappresenta e la sorpresa di aver trasmesso tanto a chi viene ci ha rinfrancato ancora di più del lavoro quotidiano”. 

Da oggi chi si dirigerà nel Sit del San Leonardo per donare, potrà ammirare il medico con la mascherina e il cuore che batte, simbolo degli eroi che vestono ogni giorno il camice per aiutare il prossimo. Un lavoro che non si ferma con la fine della pandemia e che prosegue incessante grazie anche al cuore grande di donatori storici come i circa 800 operai Fincantieri dello stabilimento di Castellammare. Anche loro sono tra i donatori fissi del Sit di stabiese, e in massa rappresentano una certezza anche in periodi nei quali donare non fa rumore. “L’affluenza durante la pandemia è stata un record – conclude Donnarumma – la solidarietà per quello che stava accadendo attorno a noi ha smosso molte persone. Ora però non bisogna fermarsi, chi è venuto per la prima volta speriamo torni. Il nostro centro smista sacche di sangue in tutta la Napoli3 e i pazienti che hanno bisogno sono davvero tantissimi”. 

di Fiorangela d’Amora