A rischio contagio da Covid-19 perché ogni giorno a lavoro in reparto. Ma, nonostante ciò, le mascherine indossante a protezione della propria salute non sono fornite da chi di dovere ossia dalla struttura ospedaliera, ma bensì realizzata fai da te, come se fosse un indumento da realizzare con creatività. La denuncia, l’ennesima in questo periodo entrato già nella storia per le conseguenze sanitarie ed economiche prodotte, arriva dal Vecchio Policlinico di Napoli. A parlarne, con la promessa dell’anonimato, è un infermiere da 15 anni in servizio al nosocomio di piazza Miraglia. «Abbiamo più volte chiesto al caporeparto di avere delle mascherine chirurgiche adatte al servizio da noi svolto, ma fino a questo momento non è arrivato nulla» afferma l’operatore sanitario ricordando poi come stia ovviando alla mancanza che ha deciso di rendere nota. «Sto utilizzando da qualche tempo un tipo di mascherina simile a quella di solito usata per le operazioni ma che invece a noi non servono». A scarseggiare sono non solo l’Ffp2 e Fp3 ma anche altro. «Il camice indossato – dice l’infermiere – l’ho acquistato dalla ferramenta perché nemmeno quest’indumento ci è stato fornito. La direzione sanitaria del nostro ospedale dovrebbe attivarsi, perché i casi di positività nel personale medico e sanitario sono arrivati anche al Vecchio Policlinico e sono circa una decina».

Proprio sui contagiati all’ospedale del centro storico c’è la preoccupazione perché «chissà per quanto tempo queste persone erano contagiate senza neppure saperlo e quindi sono venute a lavorare come se nulla fosse». Sempre la nostra fonte: «Nel frattempo io ho da 4-5 giorni una bella tosse, sono sposato e ho figlio più un altro in arrivo. La paura di essere positivo al Coronavirus ce l’ho. Io sono un precario da 15 anni e, per quanto sono esposto, meriterei insieme agli altri la stabilizzazione. Chissà se prima o poi questo miracolo avverrà». Intanto, al Vecchio Policlinico dovrebbe sorgere un padiglione proprio per accogliere i positivi da Coronavirus mentre alcuni reparti sono stati trasferiti da un piano all’altro con un altro numero di medici, paramedici, infermieri e Oss che potrebbero essere costretti a percorrere le stesse aree dell’ospedale rendendo complicato il distanziamento. «E non è escluso neppure il trasferimento in questo padiglione per il Covid-19 di noi infermieri dell’agenzia interinale. Vi immaginare il rischio senza adeguate protezioni?» conclude l’infermiere del Vecchio Policlinico.

di Antonio Sabbatino