Se l’Amazzonia brucia, in Africa centrale gli incendi sono più numerosi e anche più intensi: a lanciare l’allarme è l’agenzia Bloomberg, la quale ha incrociato i dati raccolti dai satelliti della Nasa e di Weather Source.
Stando ai report, lo scorso fine settimana i roghi in Angola e Repubblica democratica del Congo hanno superato di tre volte quelli registrati in Brasile. A dimostrare questa tesi, oltre ai numeri, anche le foto scattate dal satellite ‘Aqua’ della Nasa, che mostra la regione centrale dell’Africa molto più “rossa” rispetto a quella latinoamericana. I roghi riguarderebbero anche Zambia, Zimbabwe e Madagascar.
L’Agenzia spaziale americana ha contato inoltre 67mila incendi a giugno dello scorso anno nella stessa porzione di Africa. A dare fuoco ai terreni sono agricoltori e allevatori, che in questo mondo puliscono il suolo e lo preparano ad essere più fertile per coltivazioni e pascoli. Una pratica seguita anche in America Latina: quest’anno il governo della Bolivia ha addirittura approvato una legge che autorizza “roghi controllati” nella porzione locale di Amazzonia.
I media internazionali che hanno messo a confronto i dati africani con quelli latinoamericani, osservano che tuttavia l’attenzione dei leader politici e delle personalità più in vista continua ad essere focalizzata sull’Amazzonia, il polmone verde del mondo che, secondo gli scienziati, sarebbe responsabile della produzione di un quinto dell’ossigeno mondiale, oltre a essere un importante regolatore del clima. Un’attenzione che ha attirato contro il governo del presidente brasiliano Jair Bolsonaro una pioggia di critiche, e aperto la strada a forti tensioni con la Francia.

(DIRE – REDATTORE SOCIALE)