Forcella: al via l’ampio progetto di riqualificazione urbana e sociale de L’Altra Napoli Onlus, che parte con il recupero di una ex vetreria abbandonata, trasformata in uno spazio polifunzionale per bambini e ragazzi

Passeggiando tra i vicoli di Forcella ho notato che per molti aspetti questo quartiere è simile alla Sanità, perché ha tutti i problemi tipici delle periferie urbane, concentrati in uno straordinario tessuto storico, monumentale e umano, che è pronto per essere colto» e per essere riportato “Alla Luce del Giorno”. È così che L’Altra Napoli Onlus ha chiamato l’ambizioso progetto di riqualificazione urbana e sociale che coinvolgerà Forcella, periferia nel ventre di Napoli, in cui il tasso di disoccupazione è pari al 68% e quello di abbandono scolastico supera il 30%.
«Nel solco degli anni alla Sanità, vogliamo continuare con gli stessi obiettivi: valorizzare il talento di bambini e ragazzi e sfruttare le risorse locali per creare occupazione, sviluppo e riscatto», dice il presidente de L’Altra Napoli, Ernesto Albanese. “Forcella Alla Luce del Giorno”, infatti, nasce con l’idea di replicare il modello virtuoso che la Onlus ha realizzato nel Rione Sanità, dove negli ultimi tredici anni sono stati investiti oltre cinque milioni di euro, grazie al sostegno di numerosi sponsor privati, per dar vita a progetti a beneficio di più di mille giovani del quartiere. «Noi siamo dei facilitatori, cerchiamo i fondi, identifichiamo associazioni o incoraggiamo l’avvio di cooperative sul territorio».
Tra le tante realtà generate da questa esperienza eccezionale di cambiamento dal basso c’è il recupero delle Catacombe, che «hanno aperto un luogo considerato un ghetto da secoli e che adesso invece è inserito in tutte le guide di Napoli», sottolinea Albanese, che nel 2005 ha trasformato il dolore e la rabbia per la tragica morte del padre Emilio, ucciso durante una rapina nel cortile di casa, a Napoli centro, nella volontà di riscattare proprio quella città che non era stata benevola con la sua famiglia, dando il via, insieme a un gruppo di amici, all’avventura de L’Altra Napoli. Uno spazio polifunzionale da una ex vetreria – L’Altra Napoli è la prova di come dalla sofferenza possano germogliare semi di speranza, così come l’Associazione Amici di Carlo Fulvio Velardi Onlus, nata nel 2012 per volontà dei genitori di Carlo, precipitato in mare il 26 luglio 2011, a quindici anni, da una staccionata malferma a Punta Licosa, nel Cilento.
L’Associazione, che oggi conta un centinaio di soci, opera da allora con i bambini e gli adolescenti di Forcella: «Facciamo campi estivi, doposcuola e attività per far conoscere loro il patrimonio storico-artistico della zona», spiega il presidente Roberto Velardi, papà di Carlo. La Onlus si occuperà della parte educativa ne La Casa di Vetro, il primo progetto di “Forcella Alla Luce del Giorno”, selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, cofinanziato da Fondazione Peppino Vismara e Fondazione BNL – Gruppo BNP Paribas, per il quale sono stati raccolti 1.300.000 euro. Lo spazio polifunzionale avrà origine dalla ristrutturazione – che terminerà entro l’estate – di una ex vetreria abbandonata di 630 metri quadrati, in Via delle Zite. «Al pianterreno ci saranno una palestra e un’ala destinata al gioco libero, al primo piano le aule per il doposcuola, quella multimediale e una biblioteca allestita dalla Fondazione Feltrinelli. Abbiamo concepito lo spazio per il doposcuola con pareti mobili, con la possibilità di unificare due aule per ottenere una sala per mostre e concerti», continua Velardi. Ad accompagnare le attività ci saranno anche l’Istituto Toniolo per il sostegno alla genitorialità, la Parrocchia di Santa Maria Egiziaca, l’Associazione Sanitansamble per la parte musicale e il dipartimento di Scienze Politiche Federico II per il monitoraggio dell’impatto sociale. Sulla scia di Sanitansamble – Tra le altre azioni previste, La piccola orchestra di Forcella, che, sulla scia dell’orchestra giovanile Sanitansamble, metterà in piedi un’orchestra sinfonica di 35/40 bambini tra i 6 e gli 11 anni e una seconda dopo tre anni. E, ancora, il progetto della Chiesa dell’Augustissima Arciconfraternita della Disciplina della Croce, che vuole promuovere i siti culturali per creare sviluppo e lavoro, mediante la nascita di cooperative di giovani del posto che organizzeranno visite guidate, l’attivazione un laboratorio stabile di restauro e l’apertura di un’area verde per i più piccoli.

di Paola Ciaramella