NAPOLI – Premio Crescita Felice nello sport a Igor Trocchia per aver ritirato la squadra dal torneo giovanile dopo l’insulto razzista a un suo giocatore. Il premio, nato lo scorso maggio durante Expo Consumatori, diventerà una campagna informativa annuale.
Ritirò la sua squadra vincente dal torneo giovanile dopo gli insulti razzisti a uno dei suoi giocatori, appena 13enne. Il gesto è valso a Igor Trocchia, allenatore del Pontisola, team calcistico del Bergamasco, il premio “Crescita Felice nello sport” promosso da Assoutenti e da AICS, Associazione Italiana Cultura Sport, ente di promozione sportiva e sociale. Il riconoscimento è stato consegnato ieri a Trocchia con la motivazione di “aver così trasmesso ai giovani e all’intera società gli autentici valori della vita e dello sport”.
“Sono onorato del Premio che già nel suo nome conferma la modalità usata da me e dal mio staff nell’educazione dei nostri giovani atleti – ha commentato Trocchia – Il calcio, e lo sport in generale, hanno bisogno di fantasia non solo motoria ma anche mentale, che passi dal desiderio di condivisione e inclusione sociale. Per questo, ritengo necessario oggi più che mai che l’allenamento sportivo sia accompagnato da una precisa formazione pedagogica, che aiuti l’allenatore in una conoscenza più approfondita e specifica dei propri atleti. Si cresce felicemente nello sport e questo può essere usato come leva sociale fondamentale: è ciò che ha guidato la mia decisione di ritirare la squadra dopo l’ingiustizia patita. Scelta che i miei ragazzi hanno capito subito, solidarizzando con il compagno”.
“Sono i gesti che fanno la storia e danno l’esempio – ha aggiunto il presidente di AICS, Bruno Molea. In un’epoca di conflitti sociali, ci è parso giusto e appropriato assegnare questo riconoscimento a chi è riuscito con un gesto a utilizzare lo sport come strumento di educazione all’inclusione sociale e alla lotta a qualsiasi forma di discriminazione. Ora faremo di questo Premio una campagna informativa costante capace di far crescere le nostre società in un clima costruttivo attraverso lo sport: questo intendiamo per ‘felicità’”.
“Igor Trocchia merita di inaugurare questo premio perché con il suo gesto ha dato sostanza concreta ai valori che vorremmo vedere tutte le domeniche, su tutti i campi da gioco, e che spesso ci limitiamo ad affermare in astratto. In campo come nella vita – ha detto il presidente di Assoutenti Furio Truzzi – s’impara da piccoli: vogliamo restituire allo sport la sua grande valenza pedagogica e far crescere felici i nostri figli».

di Danila Navarra

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