NAPOLI – A Scampia nasce il “Laboratorio progettuale permanente per le periferie napoletane”. Lo annuncia lo scienziato Marco Salvatore, fondatore de “Il Sabato delle Idee” che apre l’incontro dedicato al “Futuro di Scampia dopo le Vele” all’Istituto Tecnico Industriale “Galileo Ferraris”. Da Scampia a Ponticelli, l’idea è quella di mettere in rete i grandi poli formativi della città, le scuole eccellenti di periferie e le associazioni più attive dei territori per iniziare a lanciare nuovi progetti per lo sviluppo delle periferie anche e soprattutto come ha spiegato Marco Salvatore, “mettendo al centro della cabina di regia progettuale i giovani e gli studenti che in questi anni di incontri ci hanno mostrato competenze e reattività e ci hanno trasmesso un grande entusiasmo e un’importante iniezione di fiducia sulla speranza di rilanciare Napoli partendo dai suoi serbatoi meno utilizzati”. E proprio dai giovani sono arrivate alcune delle proposte concrete più interessanti nel dibattito del Sabato delle Idee coordinato dal responsabile della redazione napoletana del quotidiano “La Repubblica”, Ottavio Ragone:” Non siamo qui per far vedere che stiamo qui, ma perché bisogna stare addosso alle istituzioni periodicamente”. Uno degli studenti del Galileo Ferraris, maturando quest’anno, Vincenzo Gaezza lancia una provocazione, che rappresenta anche una proposta: “Perché Napoli è celebre nel mondo per le sue stazioni metropolitane con installazioni artistiche e l’unica fatiscente è quella di Scampia?”. Vincenzo, come altri studenti, hanno individuato tra i problemi principali del quartiere la sua scarsa ‘attrattività’. “Bisogna fare in modo che la gente degli altri quartieri possa venire a Scampia anche la sera”.
È la voce unanime degli studenti che sottolineano come a Scampia non ci sia un cinema, un teatro con un cartellone che sia appetibile per i giovani, mancano dei locali per i ragazzi come ‘i baretti’ della movida cittadina, dei centri di aggregazione sociale. Maurizio Braucci, sceneggiatore e direttore artistico del progetto di Teatro-Pedagogia “Arrevuoto” e per Luigia Amarante, tra le attrici protagoniste di “Gomorra La Serie”, proprio il teatro può essere uno dei grandi strumenti di sviluppo di Scampia: sia come momento di formazione culturale per i giovani, sia come strumento di ‘attrazione’ verso il quartiere. L’attrice infatti dichiara: ”I giovani devono potersi esprimere a 360°, il non investire nelle potenzialità e nelle attitudini che i giovani hanno, è un problema di tutta Italia, non solo di Scampia”. Quando si dà la possibilità ed il modo, le cose piano piano si muovono e cambiano, come ricorda Fabrizio Valletti, fondatore del Centro di Formazione Culturale e Professionale “Alberto Hurtado”: ”La Kimbo per esempio sta investendo in questo territorio incentivando una linea di sartoria realizzata con i sacchi di iuta del caffè”. Presente al dibattito Giovanni Melillo, procuratore capo della Repubblica di Napoli, che ha sottolineato “il grande esempio civico venuto da Scampia nel rispetto dell’insediamento dei campi Rom, a differenza di quanto magari sarebbe accaduto in alcuni quartieri ‘bene’ della città. A Scampia c’è già stato un cambiamento, è un quartiere socialmente accogliente, qui c’è stata un’intensa azione repressiva che ha portato al carcere i capi dei clan, alcuni al 41 bis, il regime di carcere duro. I veri luoghi di vergogna non sono qui, quando la spesa pubblica è destinata all’inclusione si tagliano le gambe alle organizzazioni criminali”.
Intanto a Scampia è tutto pronto per la rivoluzione epocale dell’abbattimento delle vele, come ha spiegato l’assessore comunale all’urbanistica Carmine Piscopo. Con lui il vicesindaco Raffaele Del Giudice e l’assessore al lavoro, Enrico Panini. Mezza giunta comunale al Ferraris per testimoniare l’attenzione sul quartiere e aggiornare la cittadinanza sul cronoprogramma per l’abbattimento della prima vela, la Vela Verde. Agli inizi di Aprile si è chiuso il bando per l’assegnazione dei lavori di abbattimento e ora, dopo i dovuti controlli, secondo Piscopo, “senza intoppi nelle procedure di assegnazione dopo l’estate potranno iniziare i lavori”. Un primo punto fermo a cui si è aggiunta una seconda buona notizia. “Ad ottobre 2019 saremo pronti ad avviare a Scampia il primo anno accademico dei corsi di laurea delle professioni sanitarie della Facoltà di Medicina”. Così l’annuncio del Rettore dell’Università Federico II, Gaetano Manfredi, soddisfatto del risultato raggiunto dopo 12 anni di attese e ritardi. Un impegno testimoniato dalla presenza al Ferraris dell’assessore regionale all’Istruzione, Lucia Fortini, che ha illustrato agli studenti le grandi opportunità del progetto “Scuola Viva”. Cento milioni di euro in quattro anni per 450 scuole campane per far ‘vivere’ le scuole fino alla sera con attività sportive, teatrali, culturali e finalmente con la possibilità di una programmazione a lungo termine. Ora per cogliere queste importanti opportunità tocca anche agli studenti e ai dirigenti d’Istituto: in sala con il preside del Ferraris, Alfredo Fiore, c’era anche il preside del Sannino-De Cillis di Ponticelli, Paolo Pisciotta con i suoi studenti, seduti accanto ai rappresentanti delle associazioni del quartiere, dal Gridas ai Pollici verdi. “Le Università debbono prendersi cura dei giovani delle periferie per i quali un esercito di formatori è importante quanto l’esercito militare lo è per la sicurezza del territorio”, ha evidenziato Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, spiegando che “la vera rivoluzione deve essere quella di un nuovo sistema di valori”. Quei valori di impegno civile che oggi nell’auditorium del Ferraris hanno celebrato in musica gli allievi del Coro dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII-Aliotta” con un’esecuzione da brividi de “I cento passi” dei Modena City Ramblers per ricordare i 40 anni dalla scomparsa di Peppino Impastato.
di Roberta De Maddi
