NAPOLI – Trecento film accendono i riflettori sul delicato tema della sofferenza psichica e sui diversi aspetti del diritto alla salute, dalla disabilità all’assistenza, dai disturbi dell’alimentazione all’autismo. Dal 27 febbraio al 1° marzo torna a Napoli il Premio Cinematografico “Fausto Rossano”, rassegna itinerante di dibattiti e proiezioni promossa dall’associazione omonima e dal gruppo di imprese sociali Gesco, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale della Asl Napoli 1 Centro, la cooperativa sociale Dedalus, l’istituto Attilio Romanò, AvaNposto Numero Zero e Arcimovie. All’edizione 2018 – la quarta – contribuiscono la fondazione Foqus, il cinema Hart e le associazioni LaterzAgorà e A Voce Alta. Il premio è dedicato al medico e psicanalista di Ercolano Fausto Rossano, scomparso nel 2012, ultimo direttore dell’Ospedale Psichiatrico “Leonardo Bianchi”, che fu in prima linea per la chiusura dei manicomi.
GLI INCONTRI– Durante le mattinate del concorso ci sarà spazio anche per momenti di approfondimento che si terranno in diverse sedi della città. Si comincia domani, martedì 27 febbraio, alle Officine Gomitoli di Piazza Enrico De Nicola (ex Lanificio), con un incontro sulla salute mentale dei migranti; mercoledì 28, invece, all’Istituto Romanò di Via Miano, spazio ad un dibattito sulla legge Basaglia dedicato agli studenti. Giovedì 1° marzo, infine, il Foyer del Teatro Bellini ospiterà un appuntamento su “La salute mentale a Napoli a 40 anni dalla legge Basaglia”; sarà presente l’attore Luigi Lo Cascio, che riceverà un premio speciale consegnato dalla giornalista Conchita Sannino.
STORIE DI SOFFERENZE E SPERANZE – Le trecento pellicole italiane e straniere in concorso – divise in lungometraggi, cortometraggi e laboratoriali – sono state realizzate da registi professionisti, operatori dei centri di salute mentale ed educatori scolastici. Tra i 24 i film finalisti “Eat me” (sezione lungometraggi) di Ruben Lagattolla e Filippo Biagianti, un documentario sull’anoressia e i disturbi del comportamento alimentare realizzato sotto la consulenza scientifica della psicoanalista Giuliana Capannelli, presidente del centro HETA di Ancona, e della neuropsichiatra infantile Maria Antonietta Tavoni, e “The inner side” (cortometraggi) di Dániel Reich, la storia di Domi, un ragazzo autistico che proverà a cambiare la sua vita grazie all’incontro con la psicologa Aliz e all’amore per la lettura. E ancora, “Il suono dell’ombra” di Costanza La Bruna (laboratoriali), che racconta l’esperienza vissuta a contatto con persone non vedenti. Il calendario completo degli eventi e delle proiezioni è disponibile sul sito web di Napoli città solidale.

di Paola Ciaramella

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