NAPOLI – Come ogni anno torna la campagna di comunicazione per le Offerte Insieme ai sacerdoti destinate al sostentamento del clero diocesano. C’è un’intera comunità con il suo parroco al centro del nuovo spot tv sulle Offerte, con l’oratorio e gli abitanti del quartiere. Nel filmato una bambina del catechismo segue il sacerdote nella sua giornata tipo, dalle visite agli anziani alla pastorale giovanile, dal soccorso ai più poveri all’altare dove eleva il calice. “Doniamo a chi si dona” è la sintesi della campagna 2016 della Chiesa italiana. Uno spot per tornare a sottolineare l’impegno quotidiano di ogni “buon pastore” che ha scelto di essere al servizio del Vangelo e degli uomini, in ogni situazione, dalle più normali a quelle umanamente più problematiche.
Alla fine dei 15 e 30 secondi una voce recita: “Doniamo a chi si dona” con un invito a donare attraverso il sito www.insiemeaisacerdoti.it. Qui, oltre a tutte le informazioni sulle Offerte Insieme ai sacerdoti (storia, dati, modalità per donare, ecc.), è interessante seguire, nell’arco delle 24 ore, la laboriosa giornata di alcuni sacerdoti. Tante immagini reali ed emozionanti, che accompagnano il visitatore nella vita di coloro che sono chiamati ad annunciare la buona novella con la parola e le opere.

“Tutti coloro che apprezzano l’operato dei sacerdoti sapranno che possono contribuire al loro sostentamento. Ogni Offerta, anche di minimo importo, è un aiuto concreto verso di loro” spiega Matteo Calabresi, responsabile del Servizio promozione della CEI.
Tra i 35 mila preti diocesani sostenuti nella loro missione con le Offerte per il sostentamento ci sono sacerdoti come don Luigi Milano e Don Alessandro Colasanto che a Gragnano, nella diocesi di Castellamare di Stabia – Sorrento, terra ad alta densità abitativa ma con rare opportunità di lavoro e tante migrazioni, hanno dato vita ad uno straordinario progetto anti-disoccupazione.
La parrocchia di San Leone ha deciso di fidarsi di 6 giovani intorno ai 26 anni, che ha visto crescere nella comunità, e di affidare loro un prestito per finanziare una start up di produzione di pasta. Nasce così “Il Mulino di Gragnano” che coniuga tradizione ed innovazione con macchinari all’avanguardia in grado di valorizzare il patrimonio della città, la “pasta” prodotto di eccellenza del territorio, riconosciuto in tutto il mondo. E la loro ha la certificazione IGP.
“Le banche non ci hanno dato il supporto che speravamo di avere – spiega don Luigi e allora abbiamo coinvolto la comunità che si è mostrata solidale e attenta”. È stato un aiuto all’insegna della solidarietà più sincera che ha permesso di raccogliere ben 100.000 euro per avviare il progetto.
I due parroci, don Luigi e don Alessandro sono “garanti” verso le famiglie delle cifre liberamente prestate che saranno restituite secondo un piano concordato senza interessi e si sono impegnati, qualora il pastificio non dovesse essere in grado di mantenere l’accordo preso, a restituire gli importi attingendo al proprio stipendio.
Non solo, essi sono anche ispiratori insieme al Progetto Policoro, il programma sostenuto dalla Conferenza Episcopale Italiana per aiutare iniziative di sviluppo nell’Italia meridionale, di questa modalità di fare impresa. Un’impresa che ha lo scopo di tenere insieme un gruppo di amici, un’impresa che arricchisce e crea opportunità economiche anche per il territorio, e che permette a dei giovani di costruirsi un futuro senza dover emigrare. “Il giorno dell’inaugurazione, sembrava che il pastificio fosse l’azienda aperta da tutti. Abbiamo dimostrato – conclude Don Alessandro, appena nominato parroco in solido non moderatore delle parrocchie di Lettere – che non dobbiamo solo fare il bene del singolo ma promuovere il bene comune. Il nostro motto è ‘Fare il bene fa bene’”.

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