“Sono trattati meglio degli italiani”. Una delle più diffuse bufale sullo stato di accoglienza dei migranti in Italia che si rimpallano quotidianamente in rete e non solo. A volte anche i media fanno la propria parte rilanciando notizie che si rivelano essere false o comunque edulcorate di parte della verità. E così il cittadino comune crede che ai migranti venga dato uno smartphone o peggio che siano portatori di malattie o terroristi. Niente di più falso. A smentire questa lunga lista di bufale ci ha pensato Medici senza frontiere che ha lanciato un’anti-slogan online che, attraverso una provocatoria pagina web di false notizie, mira a diffondere dieci verità che verranno diffuse una alla volta nelle prossime settimane, attraverso i canali social più in voga.

Le dieci notizie. Medici senza frontiere ha scelto questi dieci punti partendo dalle domande raccolte nel corso della precedente campagna #Milionidipassi che era basata proprio sull’esperienza lungo le rotte della migrazione. Una campagna , questa dell’anti-slogan, studiata bene e nei minimi particolari affinché il messaggio sia chiaro ed alla portata di tutti. Un modo per abbattere i conformismi e i luoghi comuni più abusati nel Belpaese. Luoghi comuni come quello che i migranti portino malattie o che vengano tutti solo ed esclusivamente in Italia fino ad uno dei più classici, ovvero quello che rubano il lavoro agli italiani. Quel lavoro che molto spesso gli italiani non vogliono più fare, come la raccolta manuale di frutta di stagione nei campi, che è sottopagato e in condizioni disumane.

“Il drammatico fallimento dell’accoglienza in Europa è spesso accompagnato da facili slogan, che vengono sfruttati per giustificare le politiche della paura o fare audience sui media. La crisi in atto – di cui le persone in fuga e non le nostre società sono la parte vulnerabile e minacciata – va affrontata attraverso risposte corrette, basate sulla realtà dei fatti. L’Anti-slogan è la nostra proposta per dare a tutti l’opportunità di capire e per restituire umanità all’approccio comune verso persone in drammatiche difficoltà”, ha detto a Redattore Sociale il presidente di Msf, Loris De Filippi.

di Ciro Oliviero

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