NAPOLI-  Mentre in Francia è partito lo sgombero dei migranti dalla “giungla” di Calais, per destinarli in diversi centri accoglienza del Paese, i 463 giunti ieri a Napoli sono stati collocati nei centri di prima accoglienza tra Napoli e provincia, Caserta e Salerno.

L’attenzione si è focalizzata principalmente sui minori stranieri non accompagnati. Mai, prima d’ora, erano sbarcati in Campania tanti minori migranti soli. Spaesati. Senza un reale centro che potesse accoglierli, in quanto quelli predisposti sono stracolmi, questi giovani si sono trovatiad affrontare una nuova emergenza: trovare un tetto sulla testa. Già nella giornata di ieri è stato allestito ad hoc il centro comunale di accoglienza San Francesco d’Assisi a Marechiaro. Una cinquantini, tra i novantasei complessivamente sbarcati ieri, i ragazzi tra i quindici ed i diciassette anni che resteranno momentaneamente presso la struttura partenopea. Contestualmente all’accoglienza l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli, Roberta Gaeta, ha lanciato un’appello alla cittadinanza per la raccolta di abiti, scarpe, materiale per l’igiene personale (dentifrici, spazzolini, shampoo, bagno schiuma) e beni di prima necessità. Una richiesta che ha trovato immediatamente riscontro tra i napoletani che si sono attivati sia nel pomeriggio di ieri che nella mattinata di oggi per donare. Cappotti, scarpe, maglie, vestiti. Non solo. Anche beni alimentari per fronteggiare l’emergenza dello sbarco ed accogliere in maniera quanto più dignitosa possibile i giovani migranti giunti ieri mattina all’alba nel porto di Napoli a bordo della nave “Bruno Gregoretti”. Solidarietà che ad ora ha già coperto le necessità temporanee degli ospiti della struttura, tanto che il direttore del centro, Barbara Trupiano, ha chiesto di telefonare prima di recarsi a Marechiaro per evitare di accumulare più beni del necessario e dunque evitarne lo spreco. Per quanti volessero offrire la propria solidarietà il numero da contattare è 081 7958108.

di Ciro Oliviero

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