invalidiNAPOLI – «Siamo agli arresti domiciliari, non possiamo uscire di casa»: cosi la signora Carmela, costretta su una sedia a rotelle da diversi anni, sintetizza la situazione che l’accomuna ad altri tre condomini diversamente abili di una palazzina di via Emila a Secondigliano. «È da tempo che chiediamo al Comune di intervenire – commentano i familiari dei quattro signori: Carmela, Vincenzo, Elena e Concetta – il palazzo non ha l’ascensore e portare i nostri cari fuori casa, anche solo per una visita medica in ospedale, diventa un’impresa».

In realtà dopo tanta insistenza, un paio di anni fa, la signora Carmela ha ottenuto un montascale, che però si è rivelato inutile. «È nuovo, come quando l’hanno consegnato – spiega la figlia della signora Carmela – per me possono anche venire a prenderlo subito perché non è stabile e mia madre ha paura di cadere. Abbiamo bisogno – conclude –  di qualcosa di maggiormente solido e, soprattutto, qualcosa che risolva il problema di tutti».
 

di Emiliana Avellino

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