Illuminaimo il futuro 2015_US LRNAPOLI – In Campania appena 4 bambini su 100 giocano liberi in strada, 4.730 famiglie sono “sotto sfratto”, quasi 155 mila sono i minori che vivono in assoluta povertà. Il 63,3% di loro, inoltre, non ha letto neanche un libro nell’ultimo anno,  il 48% non ha mai praticato sport e il 22,2%  ha abbandonato gli studi. Sono questi i dati allarmanti emersi nell’Atlante dell’Infanzia 2014 presentato da Save the Children e giunto alla quinta edizione. Dal rapporto che, con l’aiuto di circa 40 mappe e attraverso gli scatti del fotografo Riccardo Venturi analizza la condizione dell’infanzia nel nostro paese, nell’ambito della campagna per il contrasto della povertà educativa “Illuminiamo il Futuro”, mostra come le città e territori italiani siano spesso invasi di macchine e privi di spazi per i più piccoli. Solo a Napoli circolano più di 6.000 automobili per chilometro quadrato: appena il 4% di bambini tra i 3 e i 10 anni in Campania gioca libero in strada e solo il 18% gioca nei giardini pubblici. “Per molti bambini la disponibilità di luoghi di vita e gioco accettabili  – si legge – non esiste neanche in casa: quasi 1 minore su 4 vive in famiglie che dichiarano di abitare in appartamenti umidi o con tracce di muffa alle pareti e sono 1 milione e 300 mila i minori le cui famiglie denunciano situazioni di sovraffollamento. Nel Paese anno dopo anno cresce l’emergenza abitativa: nel 2013 sono ben 65 mila i nuclei familiari, molti dei quali con bambini, ad aver ricevuto un’ingiunzione di sfratto per morosità incolpevole.
In Campania, l’Atlante dell’Infanzia di Save the Children, ha, inoltre, evidenziato non solo l’esistenza di una povertà materiale, circa l’80 per cento delle famiglie ha dovuto ridurre la spesa per alimenti o comprare cibo di qualità inferiore, a fronte del dato nazionale del 68%, ma anche di una povertà culturale. Il 63,3% di bambini e ragazzi tra 6 e 17 anni non ha letto un libro durante tutto l’anno, il 77,2% non ha visitato una mostra o un museo, l’82,5% non è mai andato a teatro, il 31,2% mai al cinema, l’84,1% a un concerto,  così come l’84% non ha mai visitato un sito archeologico. Non va meglio per i viaggi: non si apre a nuovi mondi il 67% di under 18 della Campania che vive in famiglie che non possono permettersi nemmeno una settimana di ferie l’anno lontano da casa. Una mancanza di stimoli che inizia  già nella prima infanzia: nell’anno scolastico 2012/2013, infatti, soltanto il 2,7% di bambini tra 0 e 2 anni in Campania ha frequentato i nidi pubblici e convenzionati, a fronte del 13,5 % nazionale.
Alla base del quadro emerso ci sono, secondo Save the Children, l’Organizzazione che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e difendere i loro diritti, un insieme di fattori. “Si riducono sempre di più gli spazi di autonomia, socialità, svago dei nostri bambini e si comprimono gli spazi mentali, le opportunità di formazione e crescita intellettuale, spingendo l’infanzia sempre più ai margini – commenta Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children – Il disagio di tante periferie è sotto gli occhi di tutti: territori deprivati del verde, di aree comuni, di trasporti, di scuole a tempo pieno, di biblioteche, di spazi sportivi, e tuttavia sempre più popolati da giovani coppie con bambini. Le periferie sono le nuove città dei bambini – aggiunge Neri – E’ da qui che dobbiamo ripartire per offrire loro un futuro”. Per questo motivo con questa quinta edizione dell’Atlante dell’Infanzia, l’Organizzazione ha messo in risalto una serie di interventi e pratiche che mostrano che il cambiamento è possibile. Tra queste l’apertura dei  Punti Luce, spazi,  dove bambini e adolescenti possono studiare, giocare, fare attività sportive, culturali e creative. Inoltre, nell’ambito del progetto, i minori in condizioni accertate di povertà, vengono sostenuti da una dote educativa, cioè un piano formativo personalizzato che consente l’acquisto di libri e materiale scolastico, l’iscrizione a corsi di musica o sport. Sono circa 1.800 i bambini che nel 2014 hanno frequentano i Punti Luce aperti da Save the Children. Il Punto Luce di Napoli ha avviato le attività il 20 novembre scorso. E’ gestito in collaborazione con l’associazione Pianoterra Onlus e si trova nel cuore del Rione Sanità negli spazi della Chiesa di S. Vincenzo e Immacolata. Il centro accoglie minori dai 6 ai 16 anni, ragazzi che hanno a disposizione varie sale, un internet point, attività per il sostegno scolastico e di invito alla lettura, possono partecipare a laboratori musicali, teatrali, di danza e di educazione all’uso dei new media, possono prender parte ad attività motorie e a corsi sportivi.

Di Emiliana Avellino

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