NAPOLI – Sono numerose le segnalazioni di una politica particolarmente aggressiva adottata da Gori nell’ultimo periodo relativamente ai distacchi di utenti non in regola con il pagamento delle fatture; molti i casi in cui la gente si è trovata con il contatore staccato senza aver ricevuto il preavviso previsto dalla normativa. Una svolta che sembra essere coincisa con il rinnovo del managment dell’azienda partecipata da Acea.
L’associazione di tutela dei consumatori Codici Campania ha inviato una nota di protesta alla Gori per segnalare i disservizi causati all’utenza proprio perché in molti si sono visti sospendere il servizio idrico senza preavviso.
“Chiediamo spiegazioni in merito – spiega Giuseppe Ambrosio segretario regionale di Codici Campania – a causa di tale disservizio molti cittadini hanno subito il distacco idrico  senza l’invio di nessun sollecito”.
Le segnalazioni pervenute allo sportello di Codici sono arrivate da diversi comuni e denunciano il ritardo dell’invio delle fatture e i relativi bollettini di pagamento, consegna oltre la scadenza ma nelle maggior parte dei casi la lamentela principale riguarda la non ricezione da mesi delle fatture stesse e le letture reali avvenute a distanza di anni l’una dall’altra.
“La Gori deve attenersi alla propria Carta del Servizio Idrico Integrato  – commenta Giuseppe Ambrosio, segretario regionale di Codici Campania – in quanto viene specificato che “prima di procedere alla sospensione sollecita il cliente alla regolarizzazione della sua posizione e trascorsi almeno 20 giorni dall’invio del preavviso di distacco, Gori potrà sospendere la fornitura” – qui in molti casi le fatture non sono proprio pervenute agli utenti!”.
L’Associazione infine ha richiesto alla Gori di non applicare gli oneri in caso di ritardo pagamento o di riallaccio fornitura in quanto il mancato pagamento dipende da cause non imputabili ai contribuenti.
La Gori è già nella bufera per la vicenda delle ‘partite pregresse’, ovvero la ritariffazione dei consumi idrici dal 2006 ad oggi. Dopo il rimbrotto dell’Autorità garante e lo stop da parte dell’Ente d’Ambito, la sospensione di 30 giorni del pagamento delle bollette è decorsa, ma novità non ce ne sono state.
Anche il ventilato tavolo tecnico con le associazioni dei consumatori non si è tenuto. “Vi faccio una previsione: delle partite pregresse non se ne parlerà ufficialmente per un po’ di tempo”, azzarda Ambrosio. “Ho la sensazione che per ora il problema di Gori, cioè il maquillage dei bilanci, sia stato sistemato. Iscritte a bilancio le somme, per ora il problema è risolto, se ne riparlerà tra un po’, quando il problema si ripresenterà perché le somme non saranno state materialmente incassate. Per ora però i manager potranno continuare a dormire sonni tranquilli, e magari il problema sarà di chi verrà. Ma noi continuiamo a sperare che a Roma, versante Autority, ci sia qualcuno che ci ascolti. Non è possibile che l’AEEGSI ed anche l’Antitrust rimangano inermi”

di Danila Navarra

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