DAMASCO – Centinaia di migliaia di bambini situati nelle zone più colpite dalla guerra, hanno bisogno dei vaccini indispensabili, tra cui quello per la polio. Sono bastati due giorni nella capitale Siriana, al direttore dell’Unicef Anthony Lake, per confrontarsi  con alti funzionari siriani e realizzare un”piano d’attacco”. La priorità di vaccinare ogni bambino rapidamente è stato uno degli argomenti principali del confronto avuto con il premier siriano Wael Al Halqi e con i Viceministri per gli Esteri Faisal Meqdad e Hosam Eddin A’ala. «Vaccinare i bambini di per sé non ha connotazioni politiche, né alcuna connessione con considerazioni militari- ha commentato Lake- Dopo che sono stati registrati alcuni casi di polio in Siria, i primi dal 1999, raggiungere ogni bambino siriano con vaccini contro la polio e altre malattie non è più soltanto una priorità cruciale per la Siria. ma per il mondo intero».
LAVORO SINERGICO – In collaborazione con la Mezzaluna Rossa Siriana e alle altre organizzazioni partner, nazionali e internazionali, l’Unicef si impegnerà a vaccinare gli oltre 500mila bambini che non sono stati ancora raggiunti a causa del conflitto in alcune delle zone del paese più difficili da raggiungere. «La nuova campagna intende estendere la copertura vaccinale antipolio a 2,4 milioni di bambini, tra i quali 1,6 milioni con meno di 5 anni» ha affermato Iman Bahasi, specialista sanitario dell’Unicef per la Siria, che ha accompagnato Lake durante la visita. Già nel 2013, l’Unicef e le organizzazioni partner hanno organizzato la vaccinazione di oltre 1 milione di bambini contro morbillo, parotite, rosolia e polio.
 

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